Cortina 2021, gli atleti si lamentano del tracciato: la pista Vertigine sarà modificata

Dopo le prove della discesa mondiale maschile, molti atleti hanno lamentato la presenza di porte troppo angolate prima e dopo il salto
Dominik Paris of Italy in action during men's Downhill training at the 2021 FIS Alpine Skiing World Championships in Cortina d'Ampezzo, Italy, 12 February 2021. ANSA/ANDREA SOLERO
Dominik Paris of Italy in action during men's Downhill training at the 2021 FIS Alpine Skiing World Championships in Cortina d'Ampezzo, Italy, 12 February 2021. ANSA/ANDREA SOLERO

CORTINA Vola Dominik Paris nella prima delle due prove cronometrate della discesa (domani la seconda). L'azzurro ha firmato il miglior tempo, seppure saltando un paio di porte ma come molti altri, il che lascia ben sperare per la gara regina di questi campionati del mondo di sci alpino in corso a Cortina, in programma domenica. Non sono però mancate le polemiche sulla tracciatura della pista Vertigine, che tra novità assoluta (mai nessun discesista ci ha corso in gare ufficiali), maltempo e rischio valanghe sin dal primo giorno ha rappresentato un punto interrogativo.

Le critiche di oggi hanno portato il responsabile Fis per la coppa del mondo, Markus Waldner, ad annunciare delle variazioni già per la seconda prova. In particolare gli atleti hanno avuto da ridire sulle «troppe porte» che hanno rallentato la pista, come ha sottolineato lo stesso Paris. Di uguale parere il campione svizzero Beat Feuz e molti altri. Qualcuno si è spinto fino a sostenere che il superG era più veloce. Sotto accusa soprattutto il tratto precedente e successivo al micidiale salto Vertigine. Lì ci sono pendenze fortissime che, come già in superG, per motivi di sicurezza il tracciatore - l'austriaco Hannes Trinkl - ha cercato di addolcire, costringendo gli atleti a curvare molto e dunque a rallentare. Per rimediare Waldner ha promesso alcune porte «più aperte» e dunque meno angolate e più veloci.

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All'indomani del quinto posto in superG, Paris ha comunque dimostrato un buon feeling con la pista - per la prima volta in versione libera e quindi un pò un'incognita per tutti - chiudendo con un vantaggio di 1″56 sul tedesco Simon Jocher (anche lui ha saltato una porta) e di 1″58 sull'austriaco Max Franz. In primo approccio è servito per studiare il fondo, i passaggi, i salti, le difficoltà. L'Italia ha messo anche Florian Schieder, l'esordiente di Castelrotto, al settimo posto con 1″99 di ritardo da Paris e Matteo Marsaglia al nono con 2″13 di svantaggio. Da segnalare il 13/o tempo di Matthias Mayer e il 14/o di Beat Feuz

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