Cortina: colpita in testa dal piattello dello skilift

Incidente (per fortuna senza conseguenza) a Col Gallina per una turista veneziana
Il comprensorio di Col Gallina
Il comprensorio di Col Gallina
CORTINA. Curioso incidente domenica scorsa sullo skilift del Col Gallina. Una signora è stata investita da un gancio mal riavvolto. Nessuna conseguenza per la turista, grazie al fatto che indossava il casco.


L'episodio lo racconta su "skiforum" lo stesso marito, che si firma con il nickname "mattiaepri". «Sabato mattina», scrive, «siamo partiti da La Villa in direzione Cinque Torri con gli sci. Arrivati al Col Gallina, decidiamo di prendere anche lo skilift che si trova dopo la seggiovia sulla destra. Mia moglie, che era davanti a me, si presta a farsi passare il piattello dall'addetto dello skilift quando, all'improvviso, si sente un gran casino e gli arriva il piattello dello skilift sulla testa. Praticamente un piattello a monte non è rientrato bene nella sua sede, ma ha fatto una rotazione di 180º verso l'alto e si è incastrato sul supporto fissato alla corda traente.


Nel momento in cui questo piattello è arrivato alla stazione a valle, girando sulla ruota si è sganciato e con la forza centrifuga è andato verso l'esterno prendendo in pieno la testa di mia moglie. Riprendendo nuovamente lo stesso skilift abbiamo notato che c'era un altro piattello che si era incastrato allo stesso modo e quimdi è una cosa che si potrebbe ripetere». «Purtroppo è un evento che capita su questi skilift che, in termini tecnici, si chiamano "ad asta lunga"», spiegano i tecnici, «per la particolarità dell'impianto, e spesso anche a causa del fatto che gli sciatori rilasciano in maniera non corretta il piattello all'arrivo, lo stesso si riavvolge malamente.


Data la conformazione del terreno all'arrivo, per l'addetto risulta poi difficoltoso rimettere il traino nella posizione corretta. Pertanto telefona al collega in partenza perché provveda».


Dunque, solo un attimo di disattenzione all'origine dell'incidente sfiorato sabato. Infatti, come racconta "mattiaepri", l'addetto all'impianto, «si è prontamente sincerato che mia moglie stesse, e si è scusato dicendo che il collega a monte non lo aveva avvisato che c'era un piattello messo male».

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