Cortina, crolla la richiesta di affitti di case per le vacanze

Le agenzie immobiliari fanno i conti con il calo anche dei clienti “storici”. Fermo pure il mercato delle compravendite nonostante la riduzione dei prezzi
Cortina- cooperativa
Cortina- cooperativa

CORTINA. Crollano gli affitti delle seconde case per le vacanze a Cortina d'Ampezzo e si blocca il mercato immobiliare.

I segnali della crisi sono sempre più visibili anche per la Regina delle Dolomiti, e per la prossima estate le previsioni degli affitti immobiliari sono tutt'altro che rosee. Le agenzie cortinesi rispondono con un coro pressoché unanime: il calo c'è, è inequivocabile. E gli appartamenti prenotati per le vacanze estive sono molto pochi, sempre meno.

«Non ci sono telefonate, né prenotazioni, nonostante gli affitti siano stati abbassati già dall'anno scorso», concordano gli agenti immobiliari cortinesi.

«Registriamo un calo costante già da tre anni a questa parte, ma quest'estate sembra essere arrivata la crisi davvero», spiega più dettagliatamente Barbara Zambelli, titolare dell'agenzia Az. «I periodi sono sempre più brevi e i prezzi sempre più bassi».

Anche i clienti storici di Cortina faticano a tornare. Luglio, tuttavia, sembra andare un po' meglio. «A luglio si affitta un po' di più, perché i prezzi sono più contenuti; c'è da dire, però, che un appartamento affittato a luglio vale la metà rispetto ad agosto», è il commento di Elisabetta Zardini, titolare dell'agenzia Tofana. «La gente ormai arriva e prenota all'ultimo, forse vuole prima capire come sarà la situazione meteorologica, ma a noi crea molte incertezze».

Per quanto riguarda le vendite, il mercato, al momento, è fermo. È aumentato molto il numero degli appartamenti messi sul mercato, ma la gentenon investe più nel mattone ampezzano, fino a qualche anno fa tra i più ambiti d'Italia.

«Il mercato immobiliare a Cortina è praticamente fermo» concordano le agenzie. «Ora basta andare su internet e si trovano oltre 200 appartamenti in vendita a Cortina, da parte di agenti che possono essere di qualsiasi parte d'Italia», spiega Zambelli dell'agenzia Az. «Il mercato locale , un tempo nelle mani delle agenzie del posto, ne risulta fortemente penalizzato». E questo nonostante una diminuzione dei prezzi al metro quadro di almeno il 30%. «I prezzi sono comunque ancora alti e la gente non investe più», aggiunge Zardini dell'agenzia Tofana.

Se le agenzie soffrono, anche gli alberghi gioiscono poco: dopo la pubblicazione dei dati elaborati dall'Associazione albergatori e da Federalberghi sul crollo dei clienti italiani a marzo (arrivi in calo del 18,8% e presenze del 21%) le previsioni per l'estate non sono particolarmente incoraggianti.

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