Cortina dice no a Lele Mora: «Non lo vogliamo, ha fatto troppi danni»
Sindaci e amministratori della zona preoccupati per l'evento di Capodanno organizzato dal famoso pr e già diffuso sul tam tam di Facebook
Lele Mora
CORTINA. Il tam tam è iniziato su Facebook e su internet dove è stato realizzato un sito che promuove l'evento (www.capodannocortina.it) e che inneggia al grande ritorno di Lele Mora a Cortina.
Ma l'ospite non sembra molto gradito, in particolare dal sindaco di San Vito Andrea Fiori, perché proprio a San Vito si dovrebbe installarre la base operativa del press agent più famoso d'Italia, allo chalet al lago di Mosigo. Anche se l'esclusiva cena di gala è proposta in uno dei più conosciuti alberghi cortinesi: il Grand Hotel Savoia. Il perchè è presto detto: la gestione delle due strutture fa capo ad un'unica società.
Il sindaco cade dalle nuvole: «Non sono a conoscenza di questa iniziativa, ma faremo i nostri controlli. Ricordo che in passato questa persona ha creato non pochi problemi a Cortina e che proprio in quell'occasione da lui prese le distanze anche il sindaco Andrea Franceschi. Sicuramente questa notizia non mi lascia contento, non abbiamo bisogno di questi personaggi nei nostri paesi: il turismo è un'altra cosa», conclude Fiori.
Intanto l'evento comincia a fare i suoi adepti, tanto che le iscrizioni su Facebook sono già circa 200. L'anno scorso Mora aveva costruito in pieno centro a Cortina una casetta in legno abusiva per promuovere un'associazione onlus che interviene con progetti umanitari in Bolivia. Con questa iniziativa forse Mora e i suoi volevano farsi perdonare i 10mila euro di prodotti alimentari mal conservati che furono distrutti dai Nas dei carabinieri al "Pala Sugar Reef" a Cortina. Fu la casetta abusiva, la goccia che fece traboccare il vaso. Il primo cittadino ampezzano si espresse chiaramente: «Qui il signor Mora non è più gradito».
L'anno prima, la scuderia di Mora, oltre alla serata nel tendone di Fiames, organizzò gare sportive e lancio di doni per i fan; tra incidenti, capricci e denunce, il peggio toccò agli operatori ecologici che dovettero lavorare non poco per raccogliere l'immondizia lasciata in centro durante i party. La faccenda allora fece infuriare anche Oscar De Bona: «Il tuo circo, caro Lele Mora, non è cosa per noi. Cortina, il Veneto, il Bellunese e la montagna non ti vogliono».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi
Video