Cortina: Ghedina dai carabinieri contro la Gis

«Voglio capire perché il tendone Audi non viene più dato alle associazioni»
Sopra un convegno nel tendono dell’Audi A sinistra il consigliere Pietro Ghedina
Sopra un convegno nel tendono dell’Audi A sinistra il consigliere Pietro Ghedina
CORTINA.
Il consigliere di maggioranza Pietro Ghedina ha presentato denuncia ai carabinieri per avere documenti dalla Gis, la società municipalizzata che gestisce gli impianti sportivi. Ghedina aveva chiesto agli uffici Gis copia del contratto di sponsorizzazione del tendone in stazione stipulato con l'Audi. Da lì ha inizio quella che Ghedina definisce una «peripezia». «La curiosità di vedere le carte», spiega Ghedina, «è nata quando ho notato che le associazioni non avevano più accesso al tendone».  Infatti, la festa del Desmonteà, la castagnata d'autunno, e altri eventi organizzati dagli ampezzani in forma volontaria non sono più stati ammessi al tendone, ma sono stati spostati alla palestra Revis, sempre gestita dalla Gis, con gli operai Gis che hanno dovuto lavorare per coprire il pavimento della palestra: «Ai cittadini», spiega Ghedina, «era stato detto che non gli veniva dato il tendone per non sporcalo».  Ora vuole andare a fondo della questione, pensando che dietro il diniego di utilizzare il tendone ci sia un diritto di esclusiva dato all'Audi, lo sponsor della tensostruttura. Così Ghedina è andato alla Gis a chiedere copia del contratto pubblicitario stipulato con la casa automobilistica: «Per averlo», racconta Ghedina, «ho però dovuto rivolgermi ai carabinieri. Alla Gis la prima volta mi hanno detto che dovevo fare una richiesta scritta. Così ho mandato la richiesta scritta. Non avendo avuto risposta, mi sono rivolto al Comune. L'assessore allo sport Herbert Huber non sapeva nulla e mi ha detto di chiedere al segretario comunale Agostino Battaglia. Così sono andato dal segretario, ma il contratto non mi è stato dato. Mi è arrivata poi una mail dal segretario, che mi diceva che la Gis aveva 30 giorni di tempo per consegnarmi la documentazione e di non disturbare ulteriormente che avevano altro da fare».  «Trovo che sia assurdo», si sfoga Ghedina, «trattare una persona così. Sono un consigliere e mi sono fatto carico di un problema che i cittadini mi hanno segnalato. Per avere un documento da una società municipalizzata non si può attendere un mese. Così mi sono rivolto ai carabinieri, anche se non erano passati i 30 giorni. Cosa anomala: appena sono andato dai carabinieri ho ricevuto i documenti richiesti. Anzi mi ha anche chiamato il presidente di Gis, Nicola De Santis, dicendomi che avrei potuto attendere».  Ricevuti i documenti Ghedina non è comunque riuscito a capire perché il tendone della stazione non viene più concesso ai residenti e alle associazioni del paese, dato che il contratto di sponsorizzazione non parla di esclusive. «Non so ancora», conclude Gheidna, «perché De Santis possa negare a tutti di organizzare momenti importanti per la vita del paese nel tendone. I cortinesi non sono mica dei vandali, non si può dire loro di no perché sporcano. La gente del posto è abituata anche a pulire». De Santis da parte sua mantiene il silenzio sulla vicenda.

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