Cortina: «I comuni sono stati estromessi»
CORTINA. «Per mesi 48 sindaci hanno fatto su e giù da Verona per raggiungere l'obiettivo di un accordo condiviso. Per ore hanno discusso, si sono confrontati, hanno trovato la formula che garantiva a tutti l'equa distribuzione dei fondi compensativi. Ora, tutta quell'energia umana, tutto quell'impegno è stato cancellato con un tratto di penna. I Comuni non avranno più voce in capitolo, estromessi dal processo decisionale che avevano dimostrato così meritoriamente di saper padroneggiare. Ecco la fine del federalismo».
La constatazione amara viene dal vicesindaco di Cortina. Enrico Pompanin commentando l'articolo della legge di stabilità che cancella l'Odi, l'organismo incaricato della distribuzione dei Fondi compensativi ai Comuni confinanti con le Province autonome. «È ormai sempre più evidente come i Comuni siano destinati all'emarginazione», ragiona, «l'ultima istituzione genuinamente rappresentativa, un collegamento diretto tra cittadini e pubblica amministrazione è ormai un paria: privata ogni anno di una quota maggiore dei suoi stessi fondi, esclusa, come sembra, dalla possibilità di difendere il territorio dalle speculazioni edilizie, da oggi non potrà più neppure partecipare all'assegnazione degli stanziamenti previsti specificatamente per i Comuni di confine».
I fondi Brancher, pare, verranno comunque assegnati da un accordo tra Province, ma «qui si svuotano i Comuni di significato, si trasformano in organismi incapaci di decidere e proteggere il proprio territorio. Bella Italia abbiamo davanti».
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi