Cortina, Illing: «Turismo, Così perdiamo solo tempo»
Il presidente di "Cortina Turismo": «Siamo 10 anni dietro a tutti gli altri»
Il presidente di “Cortina Turismo” Stefano Illing e la pista Olympia
CORTINA.
«Puntando il dito contro l'uno o contro l'altro non si risolvono i problemi né si incrementa il turismo». Stefano Illing, presidente di "Cortina Turismo", cerca di placare la polemica innescata dal direttivo dell'Associazione Albergatori. «Stiamo iniziando ora a farci delle domande turistiche», dichiara Illing, «e siamo 10 anni in ritardo sugli altri. Ho preso un consorzio nel 2007 che aveva un budget annuo di 400 mila euro, 3 dipendenti part time e 5 foto ad alta risoluzione». «Ora abbiamo un budget di 1.300mila euro, 9 persone fisse e 3 collaboratori a progetto e un archivio fotografico. Ci vuole tempo e io non ho la bacchetta magica. Abbiamo ignorato per troppi anni il turismo, ma siamo ancora capaci di fare polemiche sui giornali e di piangerci addosso. Così non si va da nessuna parte. Non si deve pensare solo che territori come la Badia hanno tre volte il nostro budget o che Soelden dispone di 9 milioni di euro all'anno; bisogna svegliarsi e cercare di fare il meglio con quello che abbiamo. Creare le competenze, costruire i passaggi, imparare dagli errori: è questo quello che abbiamo fatto. Solo oggi abbiamo potuto affidarci alla competenza di Josep Ejarque». Un competenza che è stata sfruttata per analizzare il turismo di Cortina in rapporto agli altri territori analoghi. Ne emerge una Cortina in risalita, ma ancora indietro. La conca ampezzana ha una forte debolezza sulla comunicazione esterna in quanto parla al 96% all'Italia. «Saint Moritz dieci anni fa era come noi», dice Illing, «ma noi ora abbiamo il consulente giusto e abbiamo la macchina per mettere in pratica i suoi consigli. Abbiamo iniziato in ritardo a dire cosa si può fare in vacanza a Cortina; prima dicevamo solo che Cortina era bella, che aveva ospitato i Giochi del '56. Questo non basta più. Abbiamo pertanto creato alcuni progetti speciali come il bike che stanno portando ottimi risultati. Noi dobbiamo essere pronti a dare risposte, non dobbiamo abbassare i prezzi, ma creare più servizi. Quello che stiamo facendo», conclude Illing, «ha dietro una strategia di servizi. Oggi siamo in grado di fare un programma turistico triennale; fino a tre anni fa questo era impensabile. Abbiamo allacciato rapporti importanti con gli enti turistici e questo ci consente di investire sul sito dolomiti.org, che è il motore del turismo ampezzano». Alessandra Segafreddo
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