Cortina: Lele Mora vuole querelare Franceschi

Ma il sindaco va avanti: «Ne sarei orgoglioso», e rigetta l'accusa politica
Continua la “guerra” tra il sindaco Franceschi (a sinistra) e Lele Mora; il manager dei vip (nella foto a destra con alcuni dei vip di cui si occupa) dopo le parole del primo cittadino ha minacciato querele
Continua la “guerra” tra il sindaco Franceschi (a sinistra) e Lele Mora; il manager dei vip (nella foto a destra con alcuni dei vip di cui si occupa) dopo le parole del primo cittadino ha minacciato querele
CORTINA. «Dopo quelle dell'ex dirigente del Patrimonio, Ivan Roncen, e dell'ex sindaco Giacomo Giacobbi, sarei orgoglioso di essere querelato anche da Lele Mora». Così il sindaco Franceschi risponde secco alla minaccia di querela per diffamazione a mezzo stampa proposta dal manager dei vip. «In questi giorni sono stato subissato di email e di telefonate di sostegno», dichiara Franceschi, «e lunedì ho ricevuto addirittura la disponibilità di due legali ad assistermi gratuitamente. Il dato vero è che Cortina, grazie alla nostra presa di posizione, è riuscita ad avere una grandissima pubblicità nazionale, al positivo e a costo zero». Il primo cittadino interviene poi sulla presa di posizione di "Cortina Dolomiti". «Mi cadono veramente le braccia», dichiara, «se infatti, come dicono, per loro Lele Mora è il benvenuto, che lo ospiti a casa sua qualcuno di loro. Io rimango della mia idea e sono felice di vedere che la cittadinanza la pensa come me. Resta il fatto concreto e oggettivo che, nel momento in cui tutta la cittadinanza si stringe attorno al sindaco per la sua forte presa di posizione, arriva la minoranza che, come al solito, fa la parte del bastian contrario. Leggendo quella nota, non si sa se ridere o piangere. L'Amministrazione ricorda che Mora e la sua corte vengono a Cortina da ben 10 anni, così come si evince dal sito sul quale si pubblicizza il capodanno 2011. Se l'attuale minoranza», sottolinea Franceschi, «che al tempo amministrava, non se n'era nemmeno accorta, significa che anche in quell'occasione dormiva in piedi o era quantomeno distratta. E' vero invece che alcuni anni fa era stato fatto un tentativo per contenere le feste di Mora in una tensostruttura in periferia, in particolare in zona Fiames, in cambio di alcuni spettacoli di livello come quello che vide protagonista Panariello. Tuttavia l'esperimento fallì», ammette Franceschi, «e l'Amministrazione, dopo aver chiesto pubblicamente scusa, si impegnò a risolvere il problema e ad evitare che la situazione si ripresentasse. Cosa che fece l'anno scorso negando il permesso temporaneo alla casetta abusiva in pieno centro e cosa che sta facendo prontamente e con decisione anche in questi giorni, nonostante i consiglieri di minoranza dicano che per loro Lele Mora a Cortina è il benvenuto». Mora, invece, da parte sua dichiara che andrà a San Vito dove è «ben accolto» e tira in ballo la politica. Franceschi non ci sta neppure a veder spiegato l'ostracismo a Mora come un attacco al premier Silvio Berlusconi. «Rimando questa accusa al mittente», dice Franceschi, «perché, se c'è una cosa buona di questa legge elettorale, è che si sa a chi si dà la preferenza come premier; e io sono stato uno di quelli che nel 2008 ha votato Silvio Berlusconi e si augura che il 14 abbia la fiducia e non vi siano pastrocchi elettorali». Il sindaco, sulle sue qualità estetiche e sul fatto che Mora abbia dichiarato che Franceschi «non è un bell'uomo» altrimenti «gli avrebbe fatto la corte» si limita a dire: «Sono contento di non rispondere ai canoni estetici di Lele Mora e di continuare a piacere a mia moglie».

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