Cortina: lo show benefico di Fiorello comincia alla radio
Divertente siparietto con Zaia e con «l'anacronistico» Gris
Alcuni momenti dello show di Fiorello a sinistra col sindaco Franceschi
CORTINA.
Un Fiorello a tutto tondo, che parla veneto con Luca Zaia e ampezzano con Andrea Gris di Radio Cortina, ha intrattenuto ieri sera gli ascoltatori dell'emittente ampezzana un'ora prima dell'inizio del suo show, "Stasera Fiorello". Una serata dedicata alla beneficenza, per i veneti colpiti dall'alluvione di novembre, a cui sarà destinato l'intero incasso dell'Alexander Girardi.
«Magari potevamo anche farne due di serate», ha detto lo showman. Forse nessuno si aspettava un tale successo. Ma nessun problema, perchè l'evento verrà replicato, come ha suggerito il sindaco Franceschi. Invito che Fiorello ha accettato. Una serata per la solidarietà, si diceva, per i veneti alluvionati: «Perdere le proprie cose è terribile», ha detto Fiorello, «penso agli album delle fotografie, ai ricordi di una vita che se ne vanno con l'acqua». Per questo si è messo a disposizione gratuitamente, in uno show unico, per Cortina ma soprattutto per il Veneto.
I NUMERI DELL'ALLUVIONE.
Sono 327 i comuni alluvionati, e 550 mila le persone che hanno vissuto il dramma di perdere tutto, a iniziare dalla casa. A dare i numeri del disastro che ha colpito il Veneto pochi mesi fa è stato il presidente Luca Zaia: «I primi 300 milioni stanziati dal Governo sono stati indispensabili, come i 5 milioni di donazioni arrivate da ogni parte d'Italia. Da est a ovest, da nord a sud, l'Italia si dimostra unita quando si parla di solidarietà». Un tratto, quest'ultimo, che contraddistingue in particolare il popolo veneto, come ha rimarcato Zaia: «Cortina è veneta e i veneti conoscono la solidarietà», ha detto nel ringraziare Fiorello. «No gavemo paroe per ringrasiarte; ansi, gavemo 5 milioni de grasie, uno per ogni cittadino del Veneto», ha aggiunto il governatore, in dialetto. Fiorello non si è fatto pregare, e ha attaccato il suo intervento sulla scia di quello di Zaia.
«I PARENTI MI CHIAMANO "FIOREO"».
La moglie di Rosario Fiorello ha origini veneziane, ed è per questo che un po' di dialetto "Fiore" lo conosce: «Quando vado a trovare i parenti mi chiamano "Fioreo", senza la "L"», ha attaccato il suo intervento, nel corso del quale, a ruota libera, non ha risparmiato nessuno. Il sindaco Franceschi, «un bambino, anche se dimostra più anni di me»; Andrea Gris, «che mi veniva a trovare in ospedale ogni giorno e io con le flebo attaccate lo mandavo a quel paese», e che «nell'era del digitale usa ancora una radio Grundig, che manco il signor Grundig ne ha più una». E ancora cita il "Corriere delle Alpi", che lo immortala in foto durante il collegamento, la figlia Angelica, «che le devo fare l'esame del dna perchè a 4 anni e mezzo non è possibile che scii così»; il chirurgo di Feltre che lo operò l'anno scorso, «e che stasera verrà qui a riportarmi la cistifellea che gli ho lasciato». Ride Fiorello, scherza con tutti su tutto, saluta i regolieri e gli ampezzani, chiacchiera in veneto senza problemi e, vulcanico come solo lui sa essere, regala quasi un quarto d'ora agli ascoltatori della radio. Un assaggio dello show cui 616 fortunati hanno potuto assistere dal vivo.
CON ZAIA AL MANHATTAN DI CONEGLIANO.
Infine un gustoso aneddoto raccontato da Luca Zaia: «Sono stato uno studente lavoratore, e al tempo dell'università facevo il direttore artistico per un gruppo che aveva alcune grosse discoteche. Spesso Fiorello veniva a fare delle serate nei nostri locali, al Manhattan a Godega di sant'Urbano per esempio». Erano gli anni Novanta, Fiorello era solo un nome che iniziava ad affermarsi...
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