A Cortina residenti contro il progetto della nuova bretella: si va al Tar
I cittadini di via Guide Alpine chiedono la sospensiva cautelare, udienza fissata per il 17 aprile: «Strada sovradimensionata, andrebbe bene in una megalopoli»

Bretella di via Guide Alpine a Cortina: gli abitanti hanno presentato ricorso al Tar contro il progetto. I rappresentanti di nove condomini di via Guide Alpine, per un totale di trentasei persone, si sono rivolti al Tribunale Amministrativo Regionale per contrastare il progetto della bretella di collegamento tra La Riva/via Guide Alpine e la zona dell’ex Polveriera, ovvero il primo lotto della variante alla statale 51 di Alemagna inserita nel Piano degli interventi correlati ai Giochi Milano Cortina 2026.
Il ricorso porta la data del 28 marzo e la camera di consiglio per la richiesta della sospensiva cautelare è già fissata per il giorno 17 aprile. Un atto estremo cui gli abitanti di via Guide si sono appellati dopo aver tentato numerose volte un colloquio sia con l’amministrazione comunale, sia con il commissario di governo Sant’Andrea, prima, e Saldini dopo.
Gli abitanti di via delle Guide Alpine non si sono mai dichiarati contrari alla realizzazione della bretella, tuttavia hanno chiesto al Commissario che vengano rispettate le prescrizioni delle Commissioni Via e Vas al progetto del 2019 (inizialmente la bretella era prevista per i Mondiali del 2021) per la messa in sicurezza delle loro case, in particolare chiedono che la strada venga fatta in una galleria unica, che venga stabilizzato l’intero versante delle frane attive, e al Comune di Cortina hanno chiesto che la rotatoria sud, a fine della via delle Guide, sia quella progettata per i Mondiali e non quella pensata per le Olimpiadi, «talmente sovradimensionata che andrebbe bene per una megalopoli», secondo i ricorrenti.
«Dopo una lunga trattativa, il 10 settembre 2024 abbiamo incontrato il commissario Saldini, il sindaco e alcuni assessori. Da parte nostra erano presenti l’architetto Mainardi, l’avvocato Sacco e il sottoscritto. Al termine della riunione ci siamo lasciati con l’impegno da parte del commissario di rivederci con i rispettivi tecnici. Non si sono fatti più vivi. Il sindaco, anche se presente, non ha detto niente di significativo», spiega Stefano Pustetto, primo firmatario del ricorso. «Prima ancora, avevamo chiesto un incontro con il sindaco, il quale tuttavia non prende alcuna posizione a favore degli abitanti di Cortina, rimarcando che l’opera non è in capo al Comune, ma a Simico», continua, «Dopo aver tentato un confronto civile e bonario per mettere in sicurezza le nostre case, come prescritto nel progetto del 2019, siamo stati costretti a passare per le vie legali».
Il ricorso, seguito dall’avvocato Vincenzo Sacco di Gorizia, si basa su errori procedurali ed è rivolto al commissario, alla Soprintendenza, al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, alla Regione del Veneto, al Comune di Cortina, all’Autorità di Bacino, al Consiglio di Bacino Dolomiti Bellunesi, a Veneto Strade e Bim infrastrutture.
Il 17 aprile si discuterà se in attesa della sentenza del Tar l’opera vada sospesa, con la richiesta della sospensiva cautelare. Il primo lotto della variante alla statale 51 prevede una bretella di collegamento tra Cojana/via Guide e la zona dell’ex Polveriera, sotto i campi da tennis Apollonio, dove dovrebbe sorgere un parcheggio da 770 posti auto ed un impianto a fune per trasportare le persone verso gli impianti della zona delle Tofane. L’opera sarà realizzata da Anas su incarico del commissario per le opere olimpiche.
Un investimento da circa 50 milioni per far defluire il traffico d’ingresso in paese dal centro, in particolare quello pesante. La rotatoria d’innesto sorgerà a Cojana all’imbocco di via Guide e la bretella sarà in parte in superficie e in parte in una galleria di 200 metri con un ponte a navata unica.
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