Cortina, nuovo blitz dei carabinieri nei cantieri edili. Tre attività sospese, 90mila euro di multe

I militari del gruppo Tutela lavoro di Venezia e del Nil di Belluno hanno riscontrato nuove violazioni alla sicurezza in alcuni cantieri di hotel e alberghi. Due

 

Due cantieri irregolari, sei imprese irregolari, tre attività imprenditoriali sospese, undici prescrizioni e multe per oltre 90.000 euro. I carabinieri del nucleo tutela lavoro sono tornati nei cantieri di Cortina a distanza di  un paio di settimane, quelli delle ristrutturazioni di hotel e alberghi, e hanno setacciato la situazione, specie sul rispetto delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Nei giorni scorsi c’è stata una nuova attività di monitoraggio finalizzata al contrasto del lavoro “nero” e irregolare e alla tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro nel settore edile: sul campo i carabinieri del Nucleo Operativo del Gruppo per la Tutela del Lavoro di Venezia e del NIL di Belluno, coadiuvati dai militari della Compagni di Cortina: sotto controllo su vari cantieri edili nella conca Ampezzana. Situazioni di lavoro nero non sono state trovate ma i militari si sono trovati davanti a una serie di violazioni sul tema sicurezza. I due cantieri edili sotto torchio riguardano strutture ricettive in ristrutturazione  vista delle Olimpiadi e quattro imprese, oltre a due coordinatori per la sicurezza.

I lavoratori individuati, di cui 2 extra-UE, sono risultati tutti regolari per quanto riguarda le assunzioni e sotto l’aspetto della vigilanza ordinaria, mentre per quanto riguarda l’osservanza della normativa sulla sicurezza sul lavoro (TU sicurezza - Dlgs 81/2008) sono stati deferiti all’autorità giudiziaria quattro titolari delle imprese edili e due coordinatori per la sicurezza in fase esecuzione.

In tutto i carabinieri hanno contestato 11 prescrizioni e adottate 3 sospensioni dell’attività imprenditoriale, per un totale di ammende e sanzioni per oltre 90.000 euro.

Le prescrizioni penali di cui al Dlgs 81/2018 hanno riguardato gravi violazioni su omesse protezioni con parapetto su scale in muratura e l’uso non adeguato di impalcature e ponteggi che servono per eliminare i pericoli da cadute dall’alto: rilievi  che hanno comportato l’adozione delle tre  sospensioni dell’attività imprenditoriale. Si aggiungono violazioni per non aver assicurato idonea viabilità in cantiere e previsto idonee misure necessarie a gestire le emergenze.

Ma altre criticità sono state rilevate anche sull’aspetto burocratico: carenze o mancati aggiornamenti del piano operativo di sicurezza e il piano di sicurezza e coordinamento. Si tratta di rilievi che hanno comportato sanzioni per i due tecnici Cse per non aver vigilato sulla loro osservanza.

Una attività che continua nei prossimi giorni quella dei militari dell’Arma territoriale e del NIL, comparto di specialità in materia di tutela del lavoro.

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