Cortina: riapre per gli elicotteri l'aeroporto di Fiames
La società Esperia, su incarico del Comune, ristrutturerà l'area per fare una base di collegamenti veloci tra le Dolomiti e il resto d'Italia. Un progetto in chiave turistica, escluso l'eliski
BELLUNO. Cortina d'Ampezzo 'recupera' l' inutilizzato aeroporto di Fiames e lo trasforma in eliporto per collegamenti veloci tra la Regina delle Dolomiti e i maggiori scali italiani, cominciando da Milano e Venezia.
L'iniziativa, voluta dal Comune di Cortina, è stata messa in campo da un'associazione temporanea di imprese, ''Esperia'', che ha vinto una gara d'appalto in project financing. In pratica la società elicotteristica sta riattivando il vecchio aeroporto dove troveranno spazio le piazzole di atterraggio per sei elicotteri, ma anche un hangar di 1.000 metri quadrati e una struttura per servizi da 100 mq.
Esperia potrà usufruire dell'area riadattata a proprie spese per 30 anni, mentre l'amministrazione cortinese, a costo zero, vedrà riqualificata l'area per un ulteriore impulso al trasporto turistico.
Il progetto, spiega Marco Rosati, Ad di Esperia, rientra in un'operazione più ampia della società che sta promuovendo l'elitrasporto, sistema pressoché assente nel mercato trasportistico italiano, nel nord del Paese. Escluso fin da ora l'utilizzo dell'area per elisky e voli in quota che aprirebbero un problema di impatto ambientale.
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