Cortina, Siorpaes contro la cabinovia: «Caos per andare in Tofana»
L’ex amministratore della società Col Gallina critica l’impianto tra l’ex Polveriera e Ria de Saco. «Quella è una zona troppo a ridosso del centro, porterebbe anche traffico, rumore e ingorghi»

«Il nuovo impianto di cabinovia che dovrebbe partire dall’ex Polveriera per arrivare a Ria de Saco, con stazione intermedia in località Mortisa, non ha nessuna ragione di essere costruito». Lo sostiene Gildo Siorpaes, ex azzurro di sci alpino ed ex bobbista, membro della nazionale italiana di sci alpino dal 1960 al 1974, con tre medaglie ai Campionati italiani (un oro e due bronzi), tutte in discesa libera.
Maestro di sci, dal 1967 al 1970 fu allenatore della squadra femminile (prima B, poi A) della nazionale italiana; in seguito – dal 1979 al 1995 – fu socio fondatore e direttore della Scuola Sci Azzurra, nonché presidente dello Sci club Cortina dal 1980 al 1982. Per alcuni anni Gildo Siorpaes è stato anche amministratore della società di impianti a fune Col Gallina, successivamente inglobata nella società Ista.
Il nuovo impianto previsto per le Olimpiadi del 2026 secondo Gildo Siorpaes, non si deve fare. «In primo luogo per il grave impatto ambientale e paesaggistico – afferma – poi per evitare di provocare problemi di traffico, ingorghi, rumori, inquinamento, essendo a ridosso del centro abitato».
La cabinovia dovrebbe sorgere vicino alle scuole, ai campi da tennis, alla palestra, ed è considerato un intervento strategico per le Olimpiadi del 2026 per portare il pubblico nella zona di Rumerlo. Nel progetto, in mano al commissario per le opere olimpiche Luigi Valerio Sant’Andrea, c’è anche un parcheggio interrato da 777 posti auto da attuare con il progetto di finanza. Inoltre, in quell’area dovrebbe passare la nuova tangenziale di Cortina in capo ad Anas. «Per tutte queste ragioni è un’opera da dimenticare, per il caos e la confusione che si creerebbe in una zona centrale».
Un caos che si ricreerebbe, secondo Siorpaes, anche alla partenza della seggiovia Roncato, dove ci sono i ritrovi di varie scuole sci e la partenza di sciatori che vanno verso la Tofana o le Cinque Torri. «L’arrivo del nuovo impianto è previsto a Ria de Saco, quindi gli sciatori, anche per andare in Tofana, si riverserebbero alla partenza della Roncato-Socrepes, dove c’è già molta confusione. Se per lo meno l’impianto arrivasse fino a Socrepes, avrebbe più senso, almeno si eviterebbe un impianto già di per sé congestionato».
Ancora più inverosimile secondo Siorpaes è la proposta dell’ex assessore Gaffarini (oggi in minoranza) di fare una stazione intermedia a Mortisa. «L’enorme vantaggio, a dire dell’ex assessore Gaffarini, sarebbe di offrire agli abitanti della piccola frazione di Mortisa la possibilità di usare l’impianto per andare in centro e ritorno: semplicemente ridicolo». Visti gli interventi di allargamento della strada che da Gilardon porta a Rumerlo, e di nuove aree di parcheggio attuate per i Mondiali del 2021, Siorpaes propone di sfruttare quanto già fatto ed evitare nuovi impianti con ulteriori impatti ambientali.
«Di interventi devastanti ne abbiamo già fatti in occasione dei Mondiali, almeno sfruttiamoli, e cerchiamo di metterci un po’ di buon senso e maggior rispetto per questa nostra meravigliosa Cortina», conclude Gildo Siorpaes.
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