Cortina Turismo, quattro gli indagati
CORTINA. Erano in 11, sono rimasti in quattro. Le indagini preliminari sui contributi milionari del Comune al consorzio Cortina Turismo sarebbero ormai alla stretta finale. La procura della Repubblica sta svolgendo gli ultimi interrogatori e rimangono indagati l’ex sindaco Andrea Franceschi, l’ex assessore Luca Alfonsi, l’allora segretario Agostino Battaglia e l’ex presidente Stefano Illing. L’ipotesi di reato è abuso d’ufficio per gli amministratori e falso ideologico e indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato per il numero uno del consorzio.
Sarebbero nel frattempo usciti dall’inchiesta l’allora vicesindaco Enrico Pompanin, gli ex assessori Stefano Verocai, Giovanna Martinolli e Marco De Biasi e gli ex consiglieri Stefano D’Andrea, Irene Pompanin e Sergio Majoni per i quali non sussisterebbero elementi tali da poter essere sostenuti in giudizio. Sotto esame c’è sempre la convenzione siglata tra il Comune di Cortina e Cortina Turismo che il consiglio comunale votò il 29 novembre 2011. Passò con i nove voti favorevoli della maggioranza, che nella prima fase è stata completamente indagata. L’assessore al Turismo del tempo Herbert Huber fu invitato a uscire dall’aula, al momento del voto, dai consiglieri di minoranza e dal segretario Battaglia perché membro con diritto di voto del consiglio d’amministrazione del consorzio, di conseguenza non è mai stato tra gli indagati. Dal 2012 al 2014 il Comune ha elargito a Cortina Turismo, in rate trimestrali, un milione di euro l’anno, per un totale di tre milioni. Secondo le normative europee, essendo il consorzio una società privata, il massimo poteva essere di 200 mila euro e si ipotizza così un danno erariale di 2 milioni e 800 mila euro
L’accusa è di abuso d’ufficio per gli amministratori per questo trasferimento troppo elevato e di falso ideologico e indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato per il presidente del consorzio. Il 4 maggio dell’anno scorso una ventina di militari delle Fiamme Gialle della Tributaria di Belluno, guidata dal colonnello Francesco Sodano, e della compagnia di Cortina, guidata dal maggiore Leonardo Landi, su delega della procura della Repubblica, ha perquisito il municipio di Corso Italia, la sede di Cortina Turismo in stazione, la casa e l’ufficio di Stefano Illing. Le Fiamme Gialle hanno prelevato tutte le carte inerenti la votazione in consiglio comunale, ma anche le delibere della giunta, che hanno anticipato il democratico voto consiliare. Gli inquirenti hanno lavorato per più di un anno su tutto questo materiale e si apprestano a chiudere le indagini e chiedere il rinvio a giudizio. Gli ultimi interrogatori suggeriscono questo, è presto per poter pensare alla necessità d’interrompere i termini di prescrizione. I dettagli sono coperti dal segreto istruttorio.
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