Cortina, un solo piano per il park in largo Poste

Il sindaco Ghedina: «Ereditiamo questa situazione e dobbiamo far quadrare i conti. Questa soluzione è il male minore»

CORTINA. In largo delle Poste verrà realizzato un solo piano di parcheggio interrato. L’amministrazione comunale ha preso la decisione, una scelta assunta a malincuore. Il sindaco Gianpietro Ghedina per anni infatti si è opposto alla realizzazione del parcheggio interrato ma ora l’operazione non si può stralciare. Si rischia il danno erariale in quanto sono stati spesi due milioni e mezzo di euro per l’iter effettuato sino ad oggi e sono stati venduti, sulla carta progettuale, 50 posti auto per un introito di 8 milioni e mezzo di euro. Se i posti non verranno ceduti a chi li ha comprati potrebbero innescarsi anche cause legali.

«Abbiamo ereditato questa situazione», dichiara Ghedina, «ed è inutile ribadire che non andava neanche pensata questa operazione in pieno centro su un terreno con falde acquifere. Oggi però noi ci troviamo ad amministrare, a dover far quadrare i conti e a dover andare avanti. Il male minore è realizzare un piano interrato». In questo modo l’operazione si pagherebbe. Una parte di posti è già stata venduta e gli altri interrati potranno essere ceduti per coprire le spese.

Del parcheggio multi piano si parla ormai da quasi 10 anni e il cantiere vero e proprio non è mai iniziato. Nel 2009 l’amministrazione Franceschi diede incarico alla municipalizzata Servizi Ampezzo di far effettuare lo studio di fattibilità per l’opera che doveva essere completata entro il 2013. Il progetto iniziale, della Veniceplan votato in consiglio dalla sola maggioranza nel 2010, prevedeva un parcheggio interrato a 3 piani per 195 posti auto. Poi le analisi del sottosuolo fecero scendere a due piani, per 154 posti, il progetto. SeAm proseguì con i bandi e ci fu la consegna dei lavori alla Vidoni di Udine, ditta oggi in fallimento.

Nel contempo sono state eseguite le operazioni di carotaggio e bonifica bellica, sono stati spostati i sotto servizi, cioè i cavi di luce, telefoni e acqua, e il suolo è sempre stato riasfaltato. «Siamo in attesa di un’ultima consulenza tecnica», spiega Ghedina, «che SeAm ha richiesto allo Studio Venturato. Una consulenza che dovrà indicare l’impatto che avrà l’opera per le casse di SeAm e per le casse comunali. Sul tavolo si è infatti aperta l’ipotesi che l’operazione venga eseguita dal Comune e non dalla sua società municipalizzata. Ma questo lo decideremo in seguito, in base alle soluzioni che proporranno i tecnici. Il nostro obiettivo è chiudere questa operazione senza arrecare danni al Comune ed alla comunità».

Della vicenda a Cortina si discute da anni. I frontisti, le categorie economiche del paese, gli ex consiglieri di minoranza ed il Comitato Civico Cortina si sono detti a più riprese contrari al progetto che ammontava ad oltre 17 milioni di euro, ma l’ex amministrazione è andata avanti per la sua strada. Ora la soluzione è quella di creare un solo piano interrato e di mantenere per ora la piazza, come è adesso, con 72 posti auto disponibili.

«La nostra idea per il futuro è poi quella di realizzare i parcheggi in stazione», chiosa Ghedina, «e di mantenere i posti auto in largo Poste durante i lavori in stazione per garantire un incasso dai parcometri. Terminato il park interrato in stazione vogliamo rendere largo Poste pedonale. Il cantiere in centro non verrà aperto prima del 2019. Per quella data si dovevano consegnare i posti agli acquirenti. Però un conto è non farli, un altro è arrivare in ritardo: eventualmente dovremmo riconoscere qualcosa ai compratori».

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