Cosa bruciare e come farlo per ridurre le polveri sottili

BELLUNO. Sul banco degli imputati, per l’inquinamento da Pm10, ci stanno prima di tutto i caminetti aperti, a legna. Poi le stufe tradizionali, quelle che servono per riscaldare e cucinare. Un chilo...

BELLUNO. Sul banco degli imputati, per l’inquinamento da Pm10, ci stanno prima di tutto i caminetti aperti, a legna. Poi le stufe tradizionali, quelle che servono per riscaldare e cucinare. Un chilo di legna bruciata in un caminetto produce 8 grammi di Pm10; la stessa quantità in una stufa produce 4 g di Pm10. L’inquinamento scende con la stufa a pellet (1 g). E viene abbattuto drasticamente se si usa un impianto a metano: un metro cubo di gas naturale equivale a 2.5 chili di legna ma emette solo 0.006 g di Pm10.

Negli ultimi anni l’uso delle stufe a legna per il riscaldamento delle case è aumentato di molto, ma non è privo di rischi per la salute. Il fumo della legna contiene oltre 100 diversi composti chimici dei quali molti sono dannosi per la salute. Ci sono però degli accorgimenti che si possono usare per ridurre l’inquinamento. Se il camino emette molto fumo, occorre intervenire, per la nostra salute e per quella degli altri.

Cosa bruciare. Il legno secco si accende e brucia molto facilmente, quello verde no. Fa più fumo e produce più emissioni nocive. È meglio usare legna stagionata, essiccata per almeno due anni. Se la legna viene tenuta all’aperto, deve essere coperta e protetta dalle intemperie e alzata dal terreno. Non mettiamo nella stufa la legna fredda, ma occorre lasciarla per un giorno in un ambiente riscaldato: brucia meglio se non è fredda. Inoltre deve essere legna pulita, senza residui di terra.

Il pellet. Altro materiale molto utilizzato è il pellet. Occorre accertarsi che il pellet sia prodotto da legno non trattato, che arrivi da aziende certificate. Va scelto quello con il miglior potere calorico e il più basso contenuto di ceneri (dati che sono riportati sulla confezione). Il pellet di buona qualità è ben pressato e non si sbriciola.

Come bruciare. Introdurre poca legna alla volta, una massa troppo grande infatti forma gas incombusti: si spreca energia e si può danneggiare l’impianto. Non bruciare rifiuti, carta, giornali, riviste con stampe colorate, cartoni, tetra Pak, imballi, scarto di legno dei cantieri, legna da imballi sporchi e colorati, legna vecchia di mobili, finestre, pavimenti, qualsiasi legno che contenga colla. Prima di accendere il fuoco aprire completamente le aperture dell’aria di stufa e camino, lasciarle aperte finchè si vede la fiamma. Meglio caricare la stufa dall’alto.

La pulizia. Pulire le canne fumarie e del generatore riduce le emissioni inquinanti e fa risparmiare: 1 mm di fuliggine lasciato nel camino corrisponde ad un 6% di spreco di combustibile. Nella buona combustione il fumo deve essere quasi invisibile. (Dati e suggerimenti Arpa).

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