Così il territorio si trasforma in museo diffuso

"San Giuseppe". Berlino, Bode Museum
"San Giuseppe". Berlino, Bode Museum
Come avvenne per la mostra sul Tiziano, così anche in occasione della mostra su Andrea Brustolon sarà possibile immergersi nel territorio e scoprire così il fascino delle sue creazioni artistiche nel paesaggio delle Dolomiti. Un importante patrimonio storico-artistico, conservato nelle chiese e nei musei, e forse senza questa «immersione» è destinata a perdersi la ricchezza delle radici dalle quali è pollonata quell'arte. Una serie di itinerari, curati dalla Provincia che si è affiancata al Comune di Belluno, vengono proposti al pubblico in 6 luoghi emblematici della produzione di Brustolon: a Belluno il Museo civico e la chiesa di San Pietro, a Feltre il Museo diocesano, nella val di Zoldo le chiese di San Floriano e di San Valentino, in Comelico la chiesa dei Santi Rocco e Osvaldo. A questi 6 si affiancano altri 18 itinerari, presenti nella guida «Andrea Brustolon e la sua bottega. Itinerari in provincia di Belluno», con esaurienti schede esplicative.

 Infine, il visitatore potrà avvalersi di una serie di agevolazioni grazie alle Brustolon card e Brustolon Guest card (negozi, ristoranti, mezzi pubblici).


  Il
Museo civico di Belluno
conserva un importante corpus di disegni, sculture, opere preparatorie e bozzetti in terracotta, in particolare una cornice in legno, un piccolo altare, medaglioni in bronzo e crocifissi. (Orario: dom-gio 9-19, ven-sab 9-20; museo@comune.belluno.it)


 Sempre a Belluno, la
chiesa di San Pietro
custodisce due pale (la Morte di San Francesco Saverio, la Crocifissione). Si tratta di opere importanti della maturità, commissionate negli anni venti del Settecento. (Orario: dom-gio 9-19, ven-sab 9-20)


 Il
Museo diocesano di Feltre
ospita una sezione di arte sacra, con diverse opere di scultura (da ricordare in particolare il capolavoro dell’Assunta, i Quattro evangelisti, il Crocifisso di Plois d’Alpago, gli Angeli di Igne) e di grafica (i primi abbozzi su carta di successive sculture e studi preparatori). Il museo propone infine una serie di dipinti di artisti contemporanei a Brustolon, per indagare i rapporti con le tendenze artistiche dell’epoca. (Orario: ven-dom 9.30-13, 15-19.30; museo.diocesano@diocesi.it)


 Obbligatoria anche una visita alla
chiesa di San Floriano a Forno di Zoldo
, che ospita l’Altare delle Anime, prima opera documentata di Brustolon (1685), con due telamoni di impressionante realismo. (Orario: lun-dom 9-12.30, 15-18)


 Ancora in Zoldo, un’altrettanto doverosa visita va fatta alla
chiesa di San Valentino di Mareson
, con due altari del 1699 e del 1731 (un anno prima della morte): l’Altare della Santa Croce e l’Altare Maggiore. Quest’opera fu l’ultima progettata e in parte realizzata (venne terminata dalle maestranze della bottega). (Orario: dom-ven 8.30-12, sab 8.30-17)


 Il sesto itinerario propone una visita a Dosoledo in Comelico, alla
chiesa dei Santi Rocco e Osvaldo
, dove si trova un Altare (1722-1723), le cui fasi di progettazione sono ricostruibili nel carteggio tra il Capo della Regola (che commissionò l’opera) e lo scultore. (Orario: lun-dom 8.30-12, 14-18)


 Agli Itinerari si abbinano anche altre iniziative, tra le quali le
attività didattiche
(per scuole di ogni ordine e grado) che permetteranno ai ragazzi di approfondire diverse tematiche: dalla creazione di un’opera scultorea ai materiali, alle tecniche usate da Brustolon. Si tratta di sei percorsi di 90 minuti (inizio alle 9, alle 10,40 e alle 14,20) e di due da 120 minuti (10,30 e 14,30). Le prenotazioni vanno fatte tramite il Call center oppure (per due di essi) alla Biblioteca civica (0437.948093). Costi: 6 euro a partecipante per ciascuno dei primi sei, 90 complessivi per il settimo (scuola dell’infanzia), 100 per l’ottavo (percorsi in città per gruppi di bambini).
Argomenti:brustolon

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi