Costalta in palmo di mano con l’app per i cellulari

I tesori turistici della frazione di San Pietro e i suoi eventi sbarcano sui telefonini Domani l’apertura della casa museo Angiul Sai, domenica di scena la fienagione

SAN PIETRO DI CADORE. Prende il via a Costalta il ricco cartellone estivo di iniziative culturali, affiancato quest’anno da una novità assoluta. Si tratta di CostaltApp, un’applicazione scaricabile da internet per cellulari con sistemi operativi iOs e Android, che contiene tutte le informazioni sul paese, sulla sua storia ed anche sulle sue manifestazioni ed iniziative. Una guida audiovisiva per la conoscenza e la valorizzazione del territorio, che i promotori hanno definito “Costalta in palmo di mano”.

L’app, i cui contenuti sono stati realizzati dall’associazione Amici del museo di Costalta con il finanziamento della Regola, è stata elaborata dall’architetto Andrea Turato di Patchwork studi architettura di Padova. Vi si trovano notizie sulla Casa museo Angiul Sai, con foto e spiegazioni su tutti gli ambienti, con note storiche e foto.

Poi informazioni sul territorio (con notizie sui percorsi turistici e sulle montagne e video della visita di Papa Giovanni Paolo II a Costalta nel 1987); la storia della Regola, della chiesa di Sant’Anna, l’origine dei nomi. E poi ancora Arte, con le varie manifestazioni organizzate a Costalta, come “Una statua di legno, in una casa di legno, in un paese di legno” (dal 2000 al 2011), LeggendAriaMente (2012-2015), Fienili in arte. Ci sono inoltre le sezioni “Una volta”, che propone immagini d’epoca, ed “Eventi”, fra cui il progetto “Costàuta céda nostra” che caratterizzerà questa estate.

Si tratta di un’iniziativa che mira alla valorizzazione dello storico sito del lavatoio di via Chiappetin e che si svilupperà in sette o otto anni, ricostruendo le scene di vita caratteristiche del paese, che fino a pochi decenni fa costituivano il vivere quotidiano della gente ed in particolare delle donne. Uno scultore all’anno eseguirà una propria opera che farà riferimento alla figura delle lavandaie e a scene di bambini, che un tempo si divertivano ad arrampicarsi sulle travi del lavatoio mentre le madri erano intente a lavare i panni.

Il ricco fine settimana di Costalta prevede per domani alle 18 l’apertura della Casa museo Àngiul Sai dove si potrà visitare la mostra “Lêgne e fêgn” (Legno e fieno), che viene riproposta con il corredo degli elaborati di una sessione di studio da parte di alcune classi di alunni delle primarie di Santo Stefano e San Pietro di Cadore, su progetto di Paola Cesco-Frare e Martina Casanova Fuga.

Contestualmente verrà illustrato il calendario delle manifestazioni di CostaltArte e inaugurata alla Casa Sai, attigua al museo, la mostra fotografica “La mia montagna” di Pietro Lucchetta, primo evento del progetto “Costàuta céda nostra”.

Domenica giornata dedicata alla fienagione “Da le prim rane a l utighêi” (Dal primo all’ultimo taglio di fieno): alle 11 la presentazione del libro “Montagne d’erba” a cura di Piergiorgio Cesco-Frare edito dall’sssociazione Amici del museo di Costalta con il sostegno finanziario della Regola. Interverranno Cesare Lasen, botanico, Giovanni Tomasi, glottologo, e Viviana Ferrario, architetto.

Alle 15 poi la dimostrazione delle tecniche di fienagione e la costruzione di una lióda per il trasporto del fieno.

Stefano Vietina

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