Costan, anche i neo assunti avranno il premio fedeltà
LIMANA. Le assunzioni alla Costan si faranno e il premio fedeltà inserito nel contratto integrativo rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2016. Lo prevede il verbale di accordo siglato ieri mattina nella sede di Confindustria Belluno al termine del tavolo istituito per discutere del passaggio a tempo indeterminato di almeno una quarantina di lavoratori.
La querelle era scoppiata a fine ottobre, quando la Costan aveva chiamato sindacati e rsu per parlare di una modifica all’articolo 4 del contratto integrativo, che prevede il premio fedeltà a chi ha più di 20 anni di lavoro. L’impresa aveva fatto sapere di essere interessata ad assumere solo se fosse stata tolta questa opportunità a partire dal 2010. Su questo punto si era aperta una diatriba, che aveva visto le rsu, scadute già da un anno, rassegnare le dimissioni. La parola era poi passata ai segretari provinciali, che avevano preferito comporre la vicenda al tavolo di Confindustria. E così è stato. E se da un lato l’azienda lamenta il fatto che il mercato registra oscillazioni sensibili nelle richieste di forniture, che i mercati internazionali sono sempre più aggressivi per prezzi e servizi offerti alla clientela, «tanto che la Costan deve essere attenta ai costi aziendali pur innovando su persone e macchinari», dall’altro però promette «di assumere entro dicembre di quest’anno a tempo indeterminato un numero di persone non inferiore a 40».
Per quanto riguarda il premio fedeltà, nell’accordo siglato ieri si specifica che «sarà oggetto di una revisione normativa con il prossimo rinnovo». Intanto la settimana prossima si eleggeranno le nuove rsu.
«Abbiamo avuto modo di comprenderci meglio rispetto all’incontro precedente», precisa Bruno Deola della Fim Cisl, «dove gli animi erano un po’ troppo accesi e così abbiamo condiviso un nuovo percorso che porterà a rivedere la parte normativa per gli scatti di fedeltà in un secondo momento, quando si andrà a rinnovare il contratto integrativo e con una nuova rsu. Si è fatto un passo indietro da entrambe le parti», ribadisce Deola.
«L’incontro è servito per capire e approfondire fino in fondo le proposte aziendali, viste le incompresioni precedenti», precisa Luciano Zaurito della Uilm. «Si tratta di un buon accordo per entrambe le parti, perché di fatto non si è modificato l’integrativo in essere, che varrà per i neo assunti nè per i vecchi».
«L’accordo», conclude Luca Zuccolotto della Fiom Cgil, «fa prevalere il senso di responsabilità su questioni sindacali ed economiche che affronteremmo a tempo debito, insieme alle rsu».
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