Costi e servizi da rivedere per i Mondiali della rinascita

Al Fis coordination meeting si è fatto il punto sui vari scenari post emergenza Possibile a causa delle restrizioni una riduzione degli spettatori attesi  
epa07297017 General view of the Tofana Ski Area during the women's Downhill race of the FIS Alpine Skiing World Cup in Cortina d'Ampezzo, Italy, 18 January 2019. EPA/JOHANN GRODER
epa07297017 General view of the Tofana Ski Area during the women's Downhill race of the FIS Alpine Skiing World Cup in Cortina d'Ampezzo, Italy, 18 January 2019. EPA/JOHANN GRODER



CORTINA

«Il nostro auspicio è che Cortina 2021 possa essere il primo e più grande appuntamento sportivo internazionale post Covid, un simbolo di rinascita e rilancio per tutto il nostro Paese».

Con questo augurio si è tenuto ieri, in video-conferenza, l’ottavo Fis coordination meeting, il periodico incontro tra i delegati della Federazione internazionale dello sic, della Fisi (Federazione italiana sport invernali), di Infront (società che gestisce i diritti commerciali e televisivi della rassegna iridata) con la Fondazione Cortina 2021 e l’smministrazione comunale ampezzana. Un incontro mirato a fare il punto sull’organizzazione dei Campionati del mondo di sci alpino del prossimo anno.

Sono stati passati in rassegna tutti i diversi ambiti di attività della Fondazione Cortina 2021: infrastrutture, operations, sport, sostenibilità, marketing e comunicazione.

Per la prima volta sono invece stati presi in considerazione i diversi scenari che si potrebbero prospettare a causa del coronavirus che avrà inevitabilmente ripercussioni sull’evento.

Stante la situazione di incertezza a livello globale, comune a tutti gli sport, la Fondazione Cortina 2021 ha illustrato le azioni allo studio per la gestione ottimale dei Campionati.

La stessa Fis ha convenuto sull’opportunità di rivedere i costi complessivi raccomandando la massima collaborazione con tutte le realtà coinvolte (albergatori, trasporti, operatori di servizi vari) per affrontare insieme una realtà problematica per tutti.

Il progetto prevede anche l’ipotesi di una revisione dei servizi collaterali dell’evento in vista delle possibili restrizioni normative che potrebbero comportare una riduzione degli spettatori attesi.

«Il segretario generale della Fis, Sarah Lewis, ha valutato molto positivamente il lavoro sin qui svolto», commenta Valerio Giacobbi, amministratore delegato della Fondazione Cortina 2021, «abbiamo infrastrutture pronte e una squadra completa per assicurare la migliore organizzazione possibile dei prossimi Campionati di sci alpino. Siamo tuttavia di fronte ad una crisi sanitaria planetaria che ci impone di lavorare sul breve periodo. È difficile oggi è oggi fare previsioni, ma abbiamo rinnovato tutta la nostra disponibilità a un confronto costante con i principali stakeholder (Fis, Fisi, Infront e vari enti nazionali e locali) per monitorare continuamente la situazione e condividere un percorso organizzativo e gestionale capace di contemperare le molte e diverse esigenze di un grande evento come un Mondiale in uno scenario così particolare. Il nostro auspicio è che Cortina 2021 possa rappresentare la rinascita dell’Italia post coronavirus».

La Fis ieri ha anche potuto constatare il completamento di infrastrutture essenziali all’ottimale svolgimento della manifestazione, come le piste Olympia e Vertigine in Tofana e la Lacedelli in Cinque Torri, la realizzazione del bypass stradale a Rumerlo e la nuova cabinovia Freccia nel Cielo; mentre i lavori per l’adeguamento della pista Labirinti, la realizzazione del bypass stradale in area Druscié, la variante alla viabilità di Gilardon e la costruzione del collegamento Son dei Prade – Bai de Dones saranno tutti ultimati entro dicembre di quest’anno. —

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