Costi triplicati per i lavori alla farmacia di Zoldo Alto
FELTRE. Quella spesa quasi triplicata per consentire i lavori e l’apertura della nuova farmacia a Fusine nel comune di Zoldo Alto e mai passata per il consiglio di amministrazione è valsa il voto contrario del vicepresidente Luciano Bona e l’astensione del consigliere di Cesiomaggiore Flavio Zanolla al bilancio consuntivo dell’Azienda feltrina per i servizi alla persona nonché l’astensione dello stesso Bona al bilancio di previsione del 2015. Uno smarcamento pesante, soprattutto quello del vicepresidente, espressione della maggioranza di centrosinistra a Feltre, che evidentemente non è rimasto convinto nemmeno dal bilancio previsionale, tant’è che si è astenuto. Lunedì sera se n’è discusso in una lunga riunione della commissione bilancio e c’è da credere che la discussione sarà altrettanto lunga nel consiglio comunale previsto per oggi pomeriggio. In pratica il Consiglio di amministrazione ha approvato il bilancio 2014 con soli tre voti favorevoli su cinque componenti. Ed è la prima volta che accade.
Nel mirino è finita l’operazione finanziaria che ha portato all’accordo tra l’Azienda e il Comune di Zoldo Alto per l’apertura a Fusine di Zoldo Alto di una nuova farmacia che ha sostituito il vecchio dispensario. L’iniziale previsione di spesa per arrivare all’apertura della farmacia era di circa 35 mila euro. Ma qualcosa è andato storto nel corso dei lavori di adeguamento. Cose che possono succedere: gli impianti da rifare, le misure di sicurezza da rivedere. Insomma, imprevisti in corso d’opera che hanno fatto lievitare spaventosamente il conto fino a sfiorare i centomila euro. Quasi il triplo. E soprattutto la spesa in più è stata affrontata dalla direzione dell’Azienda senza chiedere l’assenso del consiglio di amministrazione.
Abbastanza per uno da sempre puntiglioso e scrupoloso sui numeri come Luciano Bona per votare contro. Flavio Zanolla, componente del Cda in rappresentanza di Cesio è stato un po’ meno duro, ma ha comunque scelto l’astensione.
Quei circa 60 mila euro in più sono finiti nelle passività di bilancio del 2014 e non c’è chiarezza su come l’Azienda feltrina potrebbe rientrare del maggiore esborso. Nell’accordo stipulato con il Comune di Zoldo Alto, l’Ente concedeva in uso gratuito lo stabile, mentre i costi di ristrutturazione erano a carico dell’Azienda. L’operazione aveva mosso i primi passi esattamente due anni fa con la bozza di accordo poi ufficializzata fino all’apertura della farmacia avvenuta nel dicembre del 2013. A dirigerla una zoldana doc, Vania Brustolon, rientrata apposta nella terra natìa dopo alcune esperienze professionali maturate altrove.
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