«Costruiamo una sinistra vera e alternativa»
BELLUNO. Rifondazione comunista vara la linea del partito. In vista del congresso nazionale, in programma a Spoleto a fine marzo, sabato alle 15.30 al centro Giovanni XXIII si riunirà quello provinciale. Sarà un momento di discussione politica, perché gli iscritti si troveranno ad approvare il documento che detterà la linea del partito.
Sono due: il primo, “Verso il socialismo del XXI secolo”, nasce dall’esperienza dei comitati per il no alla riforma costituzionale e contiene la linea politica del partito per i prossimi anni. «C’è dentro molto, dalla politica nazionale a quella internazionale, al ruolo dell’Italia in Europa», spiega il segretario provinciale Moira Fiorot.
Arriverà da dimissionaria al Congresso, come tutto il direttivo, che sarà rinominato nella prima riunione dopo l’appuntamento di sabato. «Vogliamo costruire una sinistra anticapitalista e antiliberista», continua. «Una sinistra vera, alternativa al Partito democratico e al Partito socialista europeo. Cosa hanno combinato il centrosinistra e le socialdemocrazia lo vediamo ogni giorno. Noi vogliamo essere una alternativa in questo scenario».
Sul tavolo ci sarà anche un secondo documento, che pone più l’accento sul passato e sui trascorsi con alcuni alleati. Ma nei contenuti i due documenti si equivalgono. «Sarà un bel congresso, nel quale si discuterà di politica», aggiunge Moira Fiorot.
Ma oltre ad analizzare la questione nazionale e provinciale, con tutti i problemi di una provincia senza soldi e piena di problematiche, sarà trattato anche l’argomento amministrative. In primavera (la data è ancora da fissare) andranno al voto numerosi Comuni, fra i quali Belluno e Feltre. Rifondazione ha incaricato Gino Sperandio di occuparsi delle alleanze a Belluno, Ezio Lise di trattare a Feltre. E se a Feltre lo scenario è chiaro, con l’appoggio al sindaco uscente Paolo Perenzin, a Belluno si lavora ma nulla è definito. Rifondazione dovrebbe appoggiare Massaro, ma come si rapporterebbe con il Pd, nel caso in cui fra i dem e il sindaco uscente si trovi l’accordo?
«Massaro ha una sua autonomia, non è del Pd. Certo per noi sarebbe più semplice se il Pd non corresse con Massaro, ma alla fine direi che bisogna guardare il programma. E forse è più un problema per il Pd appoggiare un sindaco che ha anche il nostro appoggio».
In ogni caso, conclude la Fiorot, spetterà a Sperandio trattare. Il provinciale si limiterà a mettere qualche paletto: «No all’autostrada, sì ad una partecipazione più diretta dei cittadini», conclude Moira Fiorot. (a.f.)
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