Costume ladino, un manuale per vestirlo correttamente

LIVINALLONGO. Costume ladino fodom: ecco il vademecum per vestirlo correttamente. L’Union dei Ladins da Fodom ha presentato, in occasione della festa di Santa Maria Maiou, l’ultima sua pubblicazione...

LIVINALLONGO. Costume ladino fodom: ecco il vademecum per vestirlo correttamente. L’Union dei Ladins da Fodom ha presentato, in occasione della festa di Santa Maria Maiou, l’ultima sua pubblicazione dal titolo “Guánt da feste” (il vestito della festa), stampato dallo studio Grafisma di Rocca Pietore.

Si tratta di un pratico opuscolo a colori, di una ventina di pagine, nel quale con disegni e illustrazione, viene spiegato e descritto nei particolari come deve essere indossato e portato il costume ladino di Fodom. Nella vallata ladina ai piedi del Boé sono ancora tante le feste e le ricorrenze religiose durante le quali le donne vestono, come un tempo, il costume tradizionale. La più conosciuta è sicuramente quella di Ferragosto, Sánta Maria Maioi. Ma anche anche al Corpus Domini, alle sagre o in occasione di altre feste o sfilate.

Troppo spesso, però, si vedono donne che lo portano in maniera non corretta, approsimativa. Bene da un lato che ci sia l’interesse, spesso anche da parte di gente non del luogo, ma la tradizione è tradizione e non va banalizzata. Un tempo le donne ponevano particolare cura nell’indossare il vestito di festa e ogni particolare doveva essere al posto giusto: il fazzoletto, il grembiule, le maniche della camicia, il colletto, le calze, le scarpe. Per tutti i capi o suppellettili c’era una regola da rispettare: non troppo corto, non troppo lungo, allacciato in un modo piuttosto che in un altro.

Regole che l’Union dei Ladins ha voluto raccogliere in maniera semplice, schematica ma pratica, in questo vademecum. L’idea è nata dalla presidente onoraria dell’associazione culturale, Bruna Grones, che grazie alla collaborazione di un gruppo di lavoro composto da Michela Devich, manuela Ladurner e Ida “de Simon” ha raccolto i ricordi e l’esperienza degli anziani. Le descrizioni, in ladino, che spiegano passo passo come vestire il costume ladino, sono corredate dai disegni di Davide Testor e Isabella Marchione. Due i costumi presi in esame che ancora sono portati dalle donne: il mesalana, quello più antico e caratteristico, e il “guánt da Fodoma”, nato dopo la prima guerra mondiale, nelle varianti “co le manie longe (con le maniche lunghe) e “n manie blánce” (con le maniche bianche). «Con una grande festa», scrivono nella prefazione la Grones e la Ladurner, attuale presidente dell’Ulf, «si intona un bel vestito. Con questo libro abbiamo voluto darvi una mano a vestirlo in modo corretto».

La pubblicazione è disponibile presso l’Union dei Ladins o nelle edicole della vallata.

Lorenzo Soratroi

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