Covid, niente viaggi a Pasqua: i bellunesi rinunciano a Canarie e Baleari

Le agenzie: la stretta del Governo è stata un colpo pesante. Venduti solo voli ai lavoratori stranieri che tornano a casa
Aereoporto Marco Polo Venezia ore 13.00.Mestre, 05/03/2020.Foto A. Gilardi/Ag. Lorenzo Pòrcile
Aereoporto Marco Polo Venezia ore 13.00.Mestre, 05/03/2020.Foto A. Gilardi/Ag. Lorenzo Pòrcile

BELLUNO. Vacanze all’estero per Pasqua? Meglio di no. La stretta del ministro Speranza di tre giorni fa ha dissuaso dal partire anche i bellunesi che avevano accarezzato l’idea di una vacanza verso le Baleari o le Canarie, non troppo lontane e con prezzi abbordabili.

Lo dicono alcune agenzie di viaggi della provincia che da oltre un anno pagano a carissimo prezzo la crisi del Coronavirus, con centinaia di viaggi tagliati, spostati e mai più fatti, cassa integrazione diffusa e posti di lavoro a rischio.

«Abbiamo avuto dei clienti che hanno chiesto informazioni per Pasqua, questo sì», dicono i tour operator, «ma non siamo andati oltre, troppe le incertezze sulle partenze, molta la paura di inasprimenti improvvisi».

Cosa che è regolarmente accaduta, quando è scoppiata la polemica sulla possibilità delle vacanze all’estero ma non in Italia, confinati come siamo dentro i Comuni. A quel punto il Governo ha stabilito nuove regole per limitare gli ingressi e di conseguenza scoraggiare chi voleva lasciare l’Italia. E quindi ha imposto un doppio tampone e una quarantena di 5 giorni per chi rientra da un Paese dell’Unione Europea.

«Questa decisione», spiega una delle titolari dell’agenzia G One di Belluno, «è stata un grosso colpo alle speranze di chi voleva fare qualche giorno di vacanza. È stato un cambio molto pesante, a pochi giorni dalla Pasqua. Chi si trova all’estero dovrà fare i conti con la quarantena al suo ritorno e non tutti hanno a disposizione altri cinque giorni di ferie, cioè praticamente una settimana lavorativa. Ma più che il problema della quarantena è quello della tempistica, una scelta fatta a pochissimi giorni dalla Pasqua, più o meno come è accaduto durante l’inverno sulle aperture delle piste di sci».

All’agenzia G One, in ogni caso, in questa settimana non c’erano prenotazioni per le vacanze ma solo per viaggi di ricongiungimento famigliare, in particolare verso l’Africa, e qualche viaggio di lavoro. Le Canarie sono state una scelta delle scorse settimane e ci sono molte richieste di informazioni per la tarda primavera.

Anche all’agenzia Piazza Tiziano di Belluno non ci sono state prenotazioni di vacanze pasquali. «Nessuno si è prenotato per andare all’estero in questi giorni», spiega il titolare Valentino Boldo, «ci sono ora solo dei rientri programmati, ma da metà aprile in poi, ad esempio per lavoratori marocchini che vogliono tornare al loro Paese, ma non per turismo».

La spiegazione, secondo Boldo, risiede anche nel carattere dei bellunesi che «sono molto giudiziosi, se siamo in zona rossa ci comportiamo di conseguenza. Poi le norme inasprite da parte dello Stato hanno bloccato anche chi aveva chiesto informazioni».

Non parliamo poi di andare più lontano dai Paesi dell’Unione Europea. «Se a qualcuno venisse voglia di andare in vacanza in Thailandia o alle isole Mauritius, deve sapere che al suo arrivo in quei luoghi dovrà passare una quarantena di 14 giorni in un albergo scelto dallo Stato ma il cui costo è a carico del turista».

Situazione calma, in questi giorni, anche secondo Graziano Scquizzato, dell’omonima agenzia viaggi di Lentiai. «Tutti aspettano notizie e se qualcuno chiede informazioni lo fa per un periodo molto più avanti, verso giugno. Anche da noi qualcuno nelle settimane scorse ha chiesto il catalogo per Pasqua ma poi ha rinunciato. Comunque le impiegate stanno inserendo sul sito tutte le offerte che arrivano, per la Grecia, per le Canarie, per le Baleari che è la metà più gettonata perché più vicina».

E dunque per il secondo anno dopo il Natale, anche la Pasqua “è con i tuoi”. —


 

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