Covo di pregiudicati, chiuso il bar
BELLUNO. Licenza sospesa perchè «costituisce un pericolo per l’ordine pubblico».
È quanto disposto ieri dal questore Michele Morelli nei confronti del proprietario del bar “Loreto”, il locale dell’omonima via del centro cittadino.
Decisione assunta nel contesto delle attività preventive implementate dalla questura bellunese che, come precisato in una nota, ha posto «particolare attenzione ai luoghi e ai ritrovi cittadini considerati più a rischio sotto il profilo della sicurezza pubblica».
Dai controlli effettuati dalla polizia nelle scorse settimane, «nonché da quanto risulta dagli atti d’archivio, è emerso che l’esercizio commerciale Bar Loreto di Belluno», si legge nella nota della questura, «è divenuto abituale ritrovo di persone pregiudicate e pericolose, costituendo per questo pericolo per l’ordine pubblico. Ulteriori e mirati accertamenti hanno inoltre confermato la pericolosità della frequentazione del bar e, perciò, il questore ha emesso il provvedimento di sospensione della licenza sulla base di quanto previsto dall’ex articolo 100 del Tulps (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, ndr), nei confronti del titolare dell’esercizio commerciale ubicato in via Loreto al civico 5, gestito da Q.J. di 28 anni, per un periodo di 10 giorni».
Ieri personale della Divisione di polizia amministrativa e sociale ha dato esecuzione alla sospensione. Il provvedimento di sospensione della licenza decorre a far data da oggi.
Non l’unica tegola per la proprietà del locale visto che, in esecuzione alla sentenza emessa dalla procura della Repubblica del tribunale di Belluno, nei confronti di Q.J è stato notificato anche un dispositivo di chiusura del bar per ulteriori 15 giorni, stavolta a partire da lunedì 9 marzo.
La sospensione del locale pubblico frequentato da soggetti pregiudicati, in quanto situazione idonea a creare allarme sociale, indipendentemente dalla colpa del gestore, rientra tra i provvedimenti che il questore, quale autorità provinciale di pubblica sicurezza, può applicare per garantire la tranquillità delle comunità interessate. (ma.ce.)
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