Crede che borsa sia taroccata invece è originale Vuitton

FELTRE. Aveva speso oltre mille euro per comperare una borsa griffata Louis Vuitton da un rivenditore autorizzato nel Veneto, sal vo poi sentirsi dire da un altro negoziante che quella pagata a peso d’oro era una borsa taroccata. Così, quando era arrivato a Feltre per venire a trovare i parenti, l’ emigrante residente all’estero, amareggiato per la presunta fregatura subita, si era rivolto ai carabinieri di Feltre per denunciare la cosa. Dopo mesi di indagini, nei giorni scorsi il lieto fine con la verifica dell’effettiva autenticità della borsa e la restituzione ai parenti feltrini che si sono trovati così l’inatteso e costoso regalo.

Per verificare se la borsa fosse originale o meno è stato scomodato un esperto mandato direttamente dalla casa madre francese che ha potuto analizzare l’accessorio che aveva un aspetto diverso dal solito in quanto facente parte di un’edizione limitata. Paradossalmente una borsa ancora più esclusiva. L’emigrante che aveva fatto l’acquisto c’era rimasto male proprio per il fatto di essersi rivolto a un rivenditore autorizzato.

Il giudizio dell’altro negoziante che aveva definito quella borsa “una sòla” lo aveva convinto di essere stato fregato per davvero. I carabinieri di Feltre hanno dunque iniziato gli accertamenti potendo contare sull’indirizzo del negozio che aveva venduto la borsetta all’emigrante e poi si sono attivati chiedendo una perizia direttamente alla casa di moda. La procedura ha richiesto alcuni mesi, poi finalmente il responso definitivo dell’esperto che ha determinato come il prodotto sia proprio un Louis Vuitton originale, con buona pace dell’emigrante, ora tornato all’estero, e dell’amico negoziante, il quale, lui sì, ha preso una cantonata colossale. Così nei giorni scorsi è stato disposto il dissequestro della borsa e i carabinieri di Feltre l’hanno consegnata ai parenti feltrini dell’uomo, che si sono ritrovati tra le mani un dono inatteso e costoso.©RIPRODUZIONE RISERVATA