Crepaz lascia l’assessorato Martini diventa vicesindaco

LIVINALLONGo
Rimpasto in giunta a Livinallongo, con le dimissioni del vicesindaco Leo Crepaz, l’ingresso del consigliere Gianni Palla e l’assegnazione dell’incarico di vicesindaco a Francesco Martini.
Dopo due anni di mandato, Leo Crepaz – già vicesindaco con la precedente amministrazione – ha rassegnato le sue dimissioni da assessore. Nessun contrasto con il gruppo di governo ma semplicemente impegni di lavoro sopraggiunti sono alla base della decisione.
«Crepaz non riusciva più a seguire gli impegni di giunta dopo il nuovo incarico assunto con Veneto Strade», spiega il sindaco. Che ha così dovuto rimettere mano all’esecutivo. La carica di vicesindaco è stata affidata al giovane assessore Francesco Martini, mentre la poltrona di Crepaz sarà occupata dal consigliere Gianni Palla.
Redistributi anche gli incarichi di governo. A Martini il sindaco ha affidato turismo, bilancio e programmazione finanziaria ed organizzazione interna, a Palla i lavori pubblici, il coordinamento degli operai comunali, il parco macchine, la squadra ambientale ed il patrimonio boschivo. Nella veste di consigliere Crepaz continuerà ad occuparsi delle politiche per l’infanzia e la scuola e sarà anche il nuovo capogruppo di maggioranza al posto di Palla.
La comunicazione ufficiale delle nuove cariche è avvenuta durante l’ultimo consiglio comunale, dove, tra i vari punti all’ordine del giorno, c’era anche la presa d’atto di un debito fuori bilancio a causa dell’annullamento da parte del Giudice di pace di Belluno di altre due multe comminate dall’ormai “famoso” autovelox di Brenta e la conseguente condanna per il Comune al pagamento delle spese legali. È la seconda volta in pochi mesi, dopo le quattro sanzioni annullate dalla scorsa primavera. Nel frattempo l’amministrazione ha affidato l’incarico della gestione dell’apparecchio ad una altra ditta e proprio nei giorni scorsi il rilevatore di velocità è stato di nuovo messo in funzione.
Polemica l’opposizione che è tornata a contestare la legittimità dell’autovelox fisso. «È ormai chiaro», ha tuonato la consigliera Daniela Templari, «che quell’autovelox non è completamente in regola con le autorizzazioni. Noi chiediamo che vengano restituiti i soldi ed i punti sulla patente a tutti quelli che si sono visti recapitare una sanzione. Gente che lavora e che passa di lì ogni giorno, paesani, turisti. Non è giusto che le multe siano annullate solo a quelli che si possono permettere di fare ricorso. Si è visto ormai che non ha nessuna funzione dissuasiva o preventiva, ma serve solo a fare cassa al Comun. Chiediamo che vengano installati i tabelloni elettronici che rilevano la velocità come ormai in Alto Adige».
Approvata anche l’applicazione di altre quote dell’avanzo, con 145 mila euro per il completamento del park di Val del Hotel. Dure le critiche della minoranza sui parcheggi a Pieve: «Le nuove zone a disco orario in piazza Grande hanno peggiorato la situazione. Nessuno le rispetta. Chiediamo più controlli». —
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