Cresce l’impegno a favore dei giovani

Ponte nelle Alpi. Il Comune ha aderito a un progetto per prevenire il disagio e creare un dialogo efficace
Una veduta di Ponte nelle Alpi Sono iniziati gli incontri con le frazioni sul nuovo Pat
Una veduta di Ponte nelle Alpi Sono iniziati gli incontri con le frazioni sul nuovo Pat

PONTE NELLE ALPI . Il Comune di Ponte nelle Alpi amplia le attività per la prevenzione del disagio giovanile. Di recente l’amministrazione ha infatti aderito al progetto “Una comunità a sostegno della famiglia”. L’obiettivo è costruire un nuovo modello di dialogo e azioni per l’individuazione precoce del disagio adolescenziale e pre adolescenziale, assicurando un maggior benessere alle famiglie. Capofila l’Usl 1 Dolomiti, che raccoglie attorno a sé ben 25 partner, tra Comuni, Ufficio scolastico, associazioni, cooperative. Un progetto che vale 929 mila euro per tre anni, coperti per 650 mila dalla Fondazione Cariverona tramite il bando 2017 “Welfare e famiglia”. Ponte ha stanziato 31.695 euro.

Risorse che da qui al 2020, come spiega l’assessore al sociale e istruzione, Lucia Da Rold, serviranno a portare avanti diverse attività: laboratori, supporto pomeridiano agli studenti, educatore di strada. Quest’ultimo è un progetto che il Comune ha già avviato nel 2016, con la cooperativa sociale “Laesse”. Nel corso dei primi due anni non sono state rilevate particolari problematiche tra i giovani pontalpini, ma è stato possibile fare prevenzione, evitando che qualche situazione critica potesse diventare un caso sociale vero e proprio. Ma Ponte è entrato anche a far parte della rete dei Comuni del distretto di Belluno dell’Usl 1 Dolomiti che hanno deliberato piani di intervento in materia di politiche giovanili per intercettare le risorse messe a disposizione dalla Regione Veneto.

In questo caso sono tre gli ambiti di azione: scambio generazionale (5.500 euro messi dal Comune, 8 mila dalla Regione), per avvicinare i giovani a settori che potrebbero rappresentare una leva per combattere la disoccupazione e sviluppare mestieri in grado di rendere appetibile l’attività lavorativa; prevenzione del disagio (1.600 euro Comune, 4 mila Regione), con l’attuazione di una proposta educativa forte e condivisa che tenti di integrare la promozione del benessere dei ragazzi, l’attenzione alle famiglie e il coinvolgimento del territorio; laboratori di creatività (750 euro Comune, 1.500 Regione), per fornire ai giovani attraverso esperienze laboratoriali la possibilità di confrontarsi tra loro e di interagire con esperti. Nell’ambito dello scambio generazionale rientra anche “AAA Offresi”, attività estive dedicate alla fascia d’età dai 14 ai 18 anni che Ponte porta avanti da anni.

Martina Reolon

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