Crescono del 12 per cento gli stranieri

In aumento, rispetto al 2015, gli arrivi (+8%), tengono le presenze (+3%). I mesi più gettonati sono luglio e agosto
Di Paola Dall’anese

BELLUNO. Il turismo riparte in Veneto e lo fa direttamente dalla provincia di Belluno. I dati presentati l’altro ieri dall’assessore regionale Caner sui flussi turistici nel 2016 sono molto positivi per quanto riguarda la montagna bellunese che segna un +8% di arrivi (pari a 944.273) e un +3.1% di presenze (3.973.849) rispetto all’anno precedente.

Arrivi e presenze. Sono gli arrivi a segnare la performance più importante. Anzi, questo è il dato migliore negli ultimi nove anni: rispetto, infatti, al 2008 cioè a ridosso della crisi, gli arrivi hanno segnato un +14.5% complessivo in provincia di Belluno, un dato trainato fondamentalmente dai turisti stranieri che hanno segnato in questo arco temporale un + 48%.

Anche le presenze straniere sono in crescita sia rispetto al 2015 (+12%) sia rispetto al 2008 (+21%).

Gli italiani. In leggera flessione o quasi invariati i numeri di arrivi e presenze degli italiani: sugli arrivi si registra soltanto un +4.5% rispetto al 2015, mentre sulle presenze il calo è dello 0.2%. Ma se si confronta il 2008 con il 2016 si evince che le presenze degli italiani sono calate del 21.5%. Il decremento è iniziato negli anni tra il 2010 fino al 2014, passando da 4.5 milioni di presenze a 3.7 milioni, dato che rappresenta la maggiore flessione. Anche negli arrivi si registra nello stesso periodo una flessione passando da 824 mila a 797 mila.

I mesi più turistici. Sono i mesi estivi quelli dove si registrano i maggiori arrivi e presenze. E in particolar modo sono luglio e agosto a detenere il primato con le loro presenze rispettivamente pari a 685.453 e 1.041.837. Al terzo posto c’è il mese di febbraio, quello delle settimane bianche, soprattutto ad appannaggio dei turisti stranieri (438.079 presenze). Negli altri mesi dell’anno i giorni di permanenza nei luoghi di villeggiatura vanno via via calando, per poi risalire in quelli centrali. Una pesante flessione si registra tra ottobre e novembre, mentre a dicembre con le festività natalizie si torna a crescere.

La nazionalità dei turisti. Sono di nazionalità tedesca perlopiù i maggiori frequentatori delle montagne bellunesi (in aumento del 15% rispetto al 2015) come si vede dal report regionale. I loro arrivi nel 2016 sono stati pari a 31.403 mentre le loro presenze a 81.700. A seguire troviamo i turisti dell’Est Europa quali polacchi e cechi. In crescita anche i cittadini scandinavi soprattutto svedesi e norvegesi, ma anche quelli provenienti dalla “vecchia” Europa come Francia, Austria, Belgio e Olanda. In crescita del 18.5%, rispetto a due anni fa, gli inglesi. In diminuzione, invece, le presenze italiane calate dello 0.5% rispetto al 2015, mentre quelle straniere sono cresciute complessivamente del 12.4%.

I giorni di permanenza. Anche nei giorni di permanenza si registra una differenza tra turisti italiani e stranieri: i primi soggiornano per 4.6 giorni in media, mentre si parla di 2.8 giorni per i tedeschi e 3.7 per gli inglesi.

Le strutture ricettive. I turisti preferiscono gli alberghi (3 stelle) e gli alloggi privati. In aumento però campeggi ed agriturismo, cioè luoghi a diretto contatto con la natura.

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