Crisi a Feltre, salta la commissione bilancio
Vettorel si dimette, il centrodestra non ha un candidato
Acque agitate in municipio, la commissione bilancio si è bloccata
FELTRE.
Si erano tanto amati, ora si parlano a stento. Fra gli alleati del centrodestra va in scena il grande gelo. Dopo la lite fra il sindaco Vaccari e il vicesindaco Trento, la scissione di Noifeltre fa saltare anche la commissione bilancio, che resta senza guida. Da una parte l'assessore Sacchet, rimasto fedele a Noifeltre e alla giunta. Dall'altra i consiglieri Piolo e Vettorel che da Noifeltre sono usciti (o sono stati estromessi, non si saprà mai), dando vita al gruppo "Feltre verso l'Europa" e che dal loro ex assessore di riferimento - ma più in generale da tutta la coalizione - si sono allontanati, assumendo una posizione critica. Comprensibile, quindi, la scelta fatta da Vettorel con la rinuncia alla presidenza della commissione bilancio. Posizione ribadita lunedì ai partiti del centrodestra. Ma inspiegabilmente ignorata. Così martedì in commissione la Lega e il Pdl hanno provato a rieleggerlo, nel tentativo di rimettere le cose a posto. Vettorel ha cortesemente rifiutato, ribadendo il suo passo indietro. E la commissione, rimasta senza presidente, ha prima sospeso la riunione e poi si è dovuta sciogliere senza poter completare il lavoro in programma. Incalzato dai suoi ex alleati, Vettorel ha chiarito una volta per tutte: «Non sono né fuori né dentro questa maggioranza, io e Piolo decidiamo come votare di volta in volta, sulla base della fedeltà dei progetti che ci vengono sottoposti al programma amministrativo». Un appoggio esterno, insomma, sul quale Vaccari non potrà contare più di tanto. Il caso ha messo a nudo una volta di più l'assenza di coordinamento tra le forze della maggioranza. «Vettorel aveva avvisato il sindaco e gli altri che non avrebbe più fatto il presidente, eppure martedì ci siamo trovati ad averlo come unico candidato», denuncia Ezio Faoro del Pd. «Il risultato è che la commissione si è bloccata. I consiglieri di maggioranza sono stati mandati allo sbaraglio». A proposito dello scontro con il sindaco e delle sue dimissioni, prima comunicate al partito e poi revocate, il vice sindaco Trento - che da Vaccari ha imparato a parlare solo attraverso comunicati - ieri ha diffuso una nota in cui smentisce la ricostruzione fatta dal nostro giornale (che invece riconfermiamo in tutti i passaggi). «Sono rimasto stupito da quanto letto. Ignoravo di aver compiuto queste azioni, così come le ignorava anche il sindaco. La notizia è priva di fondamento. Si è voluta inventare questa vicenda per dare voce e titoli ad un tormentone che dura da molto tempo. Colgo però anche un lato positivo: ho capito che ci sono molte persone che apprezzano il mio lavoro e me l'hanno testimoniato in queste ore». Quindi, provando a buttarla sul ridere, Trento annuncia: «Io e il sindaco abbiamo deciso di chiarire la questione in singolar tenzone, l'appuntamento è stasera alle 24 dietro San Rocco». Chi non avesse di meglio da fare...
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