Crollo al palazzetto, chiuso l’ingresso di Forno

Le macchine deviate per Dozza, i pullman dovranno fare il giro dello Staulanza
FORNO DI ZOLDO. La strada per Forno chiusa completamente al traffico davanti al palaghiaccio, le automobili deviate per Ciamber e Dozza, le corriere e i mezzi pesanti dirottati sullo Staulanza e presidi delle forze dell’ordine a Longarone e Caprile per informare gli autisti. Sono i provvedimenti d’urgenza presi ieri per far fronte al pericolo di caduta di neve e di materiale sulla strada principale del paese dopo il cedimento, venerdì sera, di parte del tetto del palaghiaccio. Un primo provvedimento per mettere in sicurezza la strada, in attesa di capire come bonificare l’impianto.


 Di mezzo c’è infatti il rischio della caduta in strada della neve ancora accumulata sulla copertura - proprio per questo, venerdì sera, sul tetto stavano lavorando tre rocciatori, scappati in tempo - ma anche di ulteriori cedimenti.


 Bocciata per motivi tecnici la proposta di “sparare” acqua a forte pressione con gli idranti per far venir giù la neve e bonificare il tetto, l’amministrazione comunale ha decretato l’immediata chiusura al transito della strada e, nel pomeriggio, con un vertice in prefettura a Belluno è stato deciso il piano alternativo per la viabilità di concerto tra i vari enti: forze dell’ordine, amministrazione comunale, Veneto Strade.

 Venerdì sera, mentre i tre rocciatori di Ponte nelle Alpi provvedevano a buttare giù la neve, ha ceduto la porzione anteriore della falda verso l’estreno, fra la prima e la seconda campata dell’impianto sportivo chiuso da alcuni anni per la rottura dell’impianto del ghiaccio.


 I rocciatori avevano iniziato alle 15 a spalare il tetto, dopo che la strada era stata parzialmente chiusa dal giorno prima proprio temendo cadute di neve. Attorno alle 18 hanno sentito uno scricchiolio e si sono messi subito in salvo.

 A causare il crollo il peso della neve accumulata, un metro e mezzo, e probabilmente anche le spinte dovute allo sbilanciamento dei pesi sulla struttura principale.


 In ogni caso la priorità, ieri, è stata quella di garantire la sicurezza del transito. «Abbiamo chiuso la strada davanti al palaghiaccio», spiega il sindaco Fausta De Feo, «ed abbiamo previsto una deviazione. Per chi viene da Forno si svolta per Dozza, si prende la strada di Pra, si arriva sulla 347 per Ciamber fino al bivio della 251. Per chi arriva da Longarone il percorso inverso». Per le macchine, quindi, non ci sono problemi mentre i problemi si sono presentati per i pulmann di linea - la corsa finisce, infatti, all’hotel Corinna accanto al distributore di benzina- e per le corriere turistiche. Al vertice in prefettura, quindi, è stata presa la decisione di deviare i pullman per lo Staulanza e sono stati fissati i turni tra i vari enti per assicurare il servizio di presidio e vigilanza a Longarone e Caprile.
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