Crollo delle esportazioni: sono stati persi 176 milioni
BELLUNO
Il lockdown presenta i primi conti. Pesantissimi. Alla fine del primo trimestre le esportazioni della provincia di Belluno, pari a 849 milioni di euro, hanno subìto una flessione del 17,2%. Sono stati persi ben 176 milioni, di cui 157 solo nell’occhialeria.
Le importazioni, pari a 211 milioni sono diminuite dell’11,4%, 27 milioni in meno. Lo evidenzia il rapporto presentato ieri dalla Camera di Commercio. Si sono venduti occhiali per 574 milioni di euro, con un calo del 21,5% (-157 milioni) rispetto all’analogo periodo del 2019 quando invece la variazione tendenziale risultava positiva (+5,2%).
Le flessioni coinvolgono sia il mercato intra (-17,4%, -45 milioni) che extra-Ue (-23,7%, 112 milioni) ed in controtendenza rispetto ai risultati di un anno fa (rispettivamente +2,6% e +6,7%). All’interno dell’Unione buona parte della contrazione è dovuta ad una considerevole diminuzione delle vendite verso la Francia, primo partner commerciale (-25,7%, -21 milioni) che aveva chiuso il primo trimestre 2019 con la stazionarietà, la Spagna in ulteriore flessione, i Paesi Bassi, il Portogallo e la Polonia. Continuano invece a crescere le esportazioni verso la Germania (+5,6%, +2,7 milioni) e risultano in forte crescita quelle verso la Svezia (+261,3%, +6,6 milioni). In ambito extra-Ue, che assorbe quasi il 63% dell’export del settore, metà della perdita complessiva dell’area è dovuta alla flessione delle vendite verso gli Stati Uniti (-26,3%) a cui si aggiungono rilevanti diminuzioni anche verso Cina-Hong Kong e Regno Unito in controtendenza rispetto all’andamento del primo trimestre dello scorso anno.
Fra i primi dieci Paesi continuano a crescere solo le esportazioni solo verso la Russia. Le vendite dell’industria dei macchinari, pari a 99 milioni di euro, chiudono il primo trimestre 2020 con una contrazione del 6,1% rispetto al primo trimestre 2019. La sorpresa positiva si materializza con i prodotti in gomma-plastica, terzo settore bellunese per valori esportati nel primo trimestre 2020 (oltre 32 milioni di euro), che continuano a crescere a due cifre.
«Questi dati ci permettono di capire quali primi danni abbia inferto l’emergenza Covid alla nostra economia – sottolinea il presidente della Camera di Commercio di Treviso e Belluno, Mario Pozza –. Inevitabilmente ci aspettiamo un ulteriore peggioramento delle dinamiche nel II trimestre, quando il lockdown è entrato nella sua fase più acuta». Se l’export piange, l’import non ride. «Una quota significativa di questo calo – spiega Pozza - riguarda proprio i settori a monte delle filiere (metallurgia, concia, prodotti delle miniere); a ruota si collocano i settori che hanno processi di internazionalizzazione produttiva (tutto il sistema moda, l’occhiale)». —
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