Cuccioli di sciacallo dorato e due adulti in Comelico
BELLUNO
Osservarlo da vicino è un privilegio che spetta a pochissimi. Lo sciacallo dorato è un animale elusivo, schivo, ma la sua presenza è ormai documentata in provincia. In maggio un esemplare era stato immortalato da una fototrappola nel Parco nazionale Dolomiti bellunesi, mercoledì gli agenti della Polizia provinciale e i tecnici dell’ufficio faunistico ne hanno sentito e registrato gli ululati in Comelico. Appartengono ad una coppia di adulti e a tre esemplari giovani, della cucciolata nata in aprile. Si tratta, e qui sta l’eccezionalità della scoperta, della prima riproduzione accertata di sciacallo dorato in provincia di Belluno. Territorio che si conferma molto ricco sotto il profilo della biodiversità.
E non da oggi. Era il 1984 quando venne scattata una fotografia ad un esemplare morto. «Allora venne scambiato per una volpe, perché lo sciacallo dorato è un canide di taglia compresa proprio fra la volpe e il lupo», spiega il consigliere provinciale delegato a caccia e pesca, Franco De Bon. «Gli studi successivi rivelarono che invece si trattava di una specie ben più rara». Che ha scelto il Bellunese, e in particolare il Comelico, per riprodursi.
Per accertare la presenza dei quattro o cinque esemplari, è stata condotta un’operazione particolare. «Siamo partiti dalle immagini di alcune fototrappole che ci sono state inviate a maggio e ottobre», racconta Stefano Vendrami, tecnico dell’ufficio faunistico. Immagini raccolte dai cacciatori della riserva di Santo Stefano e da un gruppo di appassionati di fauna selvatica. «Mercoledì sera siamo andati sui luoghi, per capire se gli sciacalli rispondevano ai richiami».
Vederli è quasi impossibile, e allora è stata usata la tecnica del richiamo: attraverso altoparlanti sono stati diffusi ululati artificiali. Pochi secondi di attesa ed ecco arrivare la risposta, chiarissima. «Avevamo pochi giorni, perché a partire da novembre gli adulti si isolano dai giovani per poi riprodursi», continua Vendrami. «Abbiamo coinvolto anche un esperto del museo di storia naturale di Udine e già dopo la prima emissione di ululati abbiamo avuto risposta. Prima dai giovani e poi da un esemplare adulto». Nell’audio registrato si avverte l’emozione degli stessi tecnici e agenti, che nel bosco, di notte, hanno potuto ascoltare la risposta degli sciacalli dorati ai richiami artificiali.
«Ora faremo un monitoraggio per conoscere sempre più aspetti di questa specie», spiega il comandante della polizia Provinciale, Oscar Da Rold. Una specie simile a un lupo di taglia ridotta, ma lo sciacallo dorato è più snello, con un muso più stretto, una coda più corta e un passo più leggero. Il suo mantello invernale inoltre ha sfumature più fulve-rossicce. L’animale è socialmente flessibile: può vivere in solitudine o in gruppi familiari composti da 4-5 individui (la coppia di adulti e i cuccioli). I cuccioli nascono in primavera, sul finire dell’anno sono pronti per andare in dispersione.
Un esemplare era stato fotografato nel territorio del Parco nazionale a maggio. Ma è molto probabile che quello fosse un adulto solitario, che nulla avrebbe a che fare con la famigliola stanziale in Comelico.
Per giungere alla scoperta della prima riproduzione accertata in provincia, affermano De Bon e il responsabile dell’ufficio faunistico della Provincia Loris Pasa, è stata fondamentale la collaborazione fra le istituzioni (Provincia e Regione) e il mondo del volontariato, che per primo ha fornito le immagini necessarie per testimoniare la presenza dello sciacallo dorato in Comelico.
«Questo nuovo ingresso nel nostro territorio dimostra che si sta ricostruendo la piramide faunistica», conclude Pasa, «e in futuro vedremo il ritorno anche di altri animali». —
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