Curto: «Qui è a rischio la vita dell’ente e delle imprese»
BELLUNO. «Il problema è serio e le riforme dovevano essere condivise con gli addetti ai lavori». Il presidente della Camera di commercio di Belluno, Luigi Curto prende posizione dopo la manifestazione di protesta dei dipendenti pubblici dei giorni scorsi in cui è emersa la questione del futuro dell’ente camerale. Futuro che dipende dall’ok o meno alla proposta del governo di tagliare del 50% i diritti che le imprese annualmente pagano all’ente, mettendone in serio pericolo la sopravvivenza e soprattutto il sostegno alle imprese.
«Bisogna conoscere cosa fanno le Camere, noi in questi anni abbiamo messo 1.2 milioni di euro a disposizione delle imprese per progetti e tutto questo potrebbe saltare. Si parla poi di trasferire il Registro imprese al ministero dello Sviluppo economico. I nodi arriveranno al pettine nel 2015 quando le decurtazioni avranno ripercussioni sul nostro bilancio e non potremo erogare più alcun aiuto alle imprese», conclude Curto. Intanto oggi i presidenti camerali del Veneto sono convocati a Venezia per fare il punto della situazione.
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