«Da anni non si fanno investimenti»
BELLUNO. Cresce tra i sindaci la preoccupazione per la situazione della sanità di montagna: per questa settimana hanno messo in programma tre incontri nei territori dei tre distretti (Belluno, Agordino, Cadore-Comelico). Il primo si è tenuto ieri mattina a palazzo Rosso nel corso del quale il presidente della Conferenza, il primo cittadino Jacopo Massaro ha illustrato, dati alla mano, quali sono stati ad oggi gli investimenti di Stato e Regione sulla sanità e sugli ospedali, in particolare sul San Martino. Struttura che, secondo il Piano socio sanitario veneto, avrebbe dovuto diventare centro hub di riferimento provinciale.
«Da diversi anni, ormai», ha detto Massaro, «sulla nostra sanità non si sta investendo più nulla. Soprattutto da parte della Regione. Dal 2005 al 2014, infatti, come si evince dai numeri, nell’Usl 1 sono stati investiti 16 milioni di euro circa, di cui 11 milioni da parte dello Stato per la realizzazione del gruppo materno-infantile inaugurato da poco, e circa cinque milioni da parte della Regione per vari interventi tra cui quelli al primo piano dell’ospedale di Pieve di Cadore (un milione) e quello al quarto piano del San Martino (un altro milione di euro). Senza poi considerare che dal punto di vista tecnologico tutto è nelle mani della Fondazione Cariverona».
Il presidente della Conferenza non ha potuto, poi, non sottolineare le evidenti condizioni di criticità che stanno vivendo i reparti alle prese con una carenza sempre più cronica di personale infermieristico ma anche medico. «Manca il turn over e con i pensionamenti in massa che si stanno registrando in questi ultimi anni, siamo davvero presi male. E non lo diciamo noi, ma gli stessi sindacati di categoria che da tempo stanno lanciano allarmi su allarmi. Perché a farne le spese sarà alla fine la qualità del servizio offerto». I sindaci, quindi, ieri, presenti all’esecutivo, hanno evidenziato la necessità «di incontrare i nostri rappresentanti regionali per capire meglio come stanno le cose», precisa anche Camillo De Pellegrin, che governa la Val di Zoldo.
Una volta terminata la consultazione territoriale, «incontreremo anche i sindaci dell’Usl 2 di Feltre», annuncia Massaro, «per decidere insieme quali iniziative mettere in campo per far sì che il piano sanitario regionale venga attuato e si potenzino le strutture ospedaliere in montagna così come promesso». (p.d.a.)
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