Da discoteca a oasi la Stua diventa Mondo di Fortunato
Ha deciso di riconvertire la storica Stua, discoteca e poi pub sulle sponde del Corlo, in una riserva naturalistica a scopo educativo. Al momento al “Mondo di Fortunato” ci sono due apiari e diversi rifugi per le varie specie di galline ornamentali, con due incubatrici per i pulcini, ma con il tempo, la costanza e la passione di Gessica Bertelle, si aggiungeranno piante ornamentali, il laboratorio di smielatura e perfino il recinto degli alpaca.
L’idea è innovativa (si tratta della prima fattoria didattica del Comune) ed è stata premiata dalla Regione con un permesso appena arrivato e che già consentirebbe di spalancare le porte al pubblico, soprattutto giovane. Ma ci sono ancora tanti piccoli lavoretti da fare, perciò l’inaugurazione avverrà, se tutto va bene, nel mese di settembre.
Il Mondo di Fortunato è anche il nome dell’azienda agricola a certificazione biologica che Bertelle ha avviato lo scorso anno a Facen, su circa 2 ettari di terreno. Ha piantato 300 metri quadrati di fagioli di Lamon Igp (già certificati), 250 piante di lamponi, 450 di asparagi. Oltre a questo, alleva oltre 600 galline ornamentali di decine di specie, con cui ha vinto anche diversi concorsi, è un’allevatrice di api e vuole cominciare a lavorare con gli alpaca: «Mi piacerebbe organizzare le passeggiate scortati dagli animali lungo il lago del Corlo», racconta la giovane mamma e imprenditrice, in una profusione di idee. Ha da poco acquistato due terreni sul lago, uno dei quali è un bosco che sarà riconvertito con il prossimo anno in coltivazione di noci e nocciole feltrine.
Tutto questo sarà venduto al laboratorio didattico del Corlo, che potrebbe diventare, in prospettiva, anche un agriturismo. «Faremo laboratori per bambini, ragazzi e persone con disabilità», annuncia, piena di energie, «ho già preso contatti con diversi amici per fare cose in collaborazione con loro».
Al momento Gessica, 40 anni non ancora compiuti, si fa aiutare dal marito Mauro Carazzai, che noleggia i pedalò poco più in là, e dai tre figlioletti (Samuele le ha disegnato l’insegna che è anche il logo dell’attività, dal nome di un uccellino ospite della loro casa), due dei quali hanno già espresso la volontà di fare l’indirizzo alberghiero. L’investimento è anche per loro: potrebbe diventare la svolta per il loro prossimo futuro lavorativo.
Francesca Valente
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