Da lunedì i cani guida possono salire sulla scala mobile

Un decreto ministeriale ha cambiato la normativa di settore Massaro: «Risultato ottenuto con la collaborazione dell’Uici»
BELLUNO. Via il divieto. I cani guida che accompagnano le persone cieche o ipovedenti potranno salire sulla scala mobile che collega il parcheggio di Lambioi con il centro storico. Si chiude così, grazie al decreto ministeriale del 22 dicembre 2017, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 5 gennaio e in vigore da lunedì, la vicenda dell’accesso dei cani guida (e dunque delle persone con disabilità visive) all’impianto di Lambioi. Una vicenda delicata, che ha visto proteste vigorose da parte di un gruppo di ciechi e ipovedenti, ricorsi, che è finita anche in Tribunale, con il Comune e Bellunum accusate di vietare l’accesso alla scala.


La normativa di riferimento, fino a due settimane fa, era il decreto ministeriale del 18 settembre 1975, recante “Norme tecniche di sicurezza per la costruzione e l’esercizio delle scale mobili in servizio pubblico”, il quale prevedeva il divieto di posare sui gradini ombrelli, carrozzine, carrelli, cani, pacchi, eccetera. Il decreto emesso il 22 dicembre dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti modifica il precedente, consentendo il transito sulle scale mobili “dei cani guida dichiarati idonei da strutture o scuole specifiche riconosciute dall’Unione italiana ciechi e degli ipovedenti”. Il cane guida, inoltre, deve essere assicurato contro terzi. «Non faremo controlli su ogni singolo animale, ma è necessario che le persone siano sempre in regola con queste prescrizioni», ricorda l’amministratore unico di Belluno Davide Lucicesare. A testimoniare la caduta del divieto sono i nuovi cartelli, montati ieri mattina all’ingresso della scala mobile. Sfondo azzurro, un bel cagnolone stilizzato e il riferimento normativo.


«Questo provvedimento ministeriale dimostra che il Comune di Belluno ha sempre operato correttamente», evidenzia il sindaco Jacopo Massaro. «Stavamo applicando una norma. Insieme all’Unione italiana ciechi ne abbiamo promosso una modifica e questo è il risultato». Il ruolo dell’Uici viene esplicitato anche nel dm del 22 dicembre. Se si è arrivati al risultato è perché il Comune ha scritto più volte al ministero dei Trasporti chiedendo di analizzare la situazione. A Roma nel 2015 è stato istituito un gruppo di lavoro, le cui conclusioni sono contenute nel decreto che modifica le norme di esercizio delle scale mobili.


«Abbiamo sempre collaborato con il Comune per giungere a un risultato», sottolinea la vicepresidente dell’Uici di Belluno, Luciana Dalle Molle. Accanto a lei il cane guida Olga ascolta tranquillo. «Ringraziamo il Comune per l’impegno messo in questi tre anni per risolvere la situazione. Questa è la dimostrazione che se le associazioni parlano con le istituzioni si riesce a raggiungere l’obiettivo».


La possibilità di lasciare l’auto a Lambioi e di usare la scala mobile non elimina le agevolazioni previste per i diversamente abili in tutto il centro storico: chi ha il tagliando disabili può parcheggiare ovunque, all’interno delle strisce bianche, blu, gialle, ma anche fuori dagli stalli (purché non intralci il traffico), gratuitamente. «Sono piccole attenzione che manterremo», conclude Massaro.


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