Da New York altri tre gioielli firmati Tancredi

La mostra di Tancredi si arricchisce di tre nuovi quadri. Arrivano da New York: la prima Primavera del 1952 dal Moma, più la Composizione n.1 di fine anni 50 e Spazio, acqua, natura, spettacolo del 1958 dal Brooklyn museum. Mai visti prima in Europa, è un colpo che fa fare un ulteriore salto di qualità. Saranno esposte da martedì.

A due mesi dall'inaugurazione, mentre il conteggio dei biglietti staccati all'ingresso della Galleria Rizzarda ha superato di slancio quota 5 mila visitatori, la personale "Tancredi/Feltre" si rinnova con tre capolavori che escono per la prima volta dagli Stati Uniti. Inseguiti dal curatore Luca Massimo Barbero che li accoglierà insieme all'assessore alla cultura Ennio Trento, questi quadri vanno a completare l'excursus sulle diverse stagioni artistiche e sulle tematiche visive di quello che è considerato forse il più eclettico e straordinario pittore italiano degli anni 50 e 60. Con un rilancio per l'attrattiva della mostra alle porte dell'estate.

«Ciascuno dei tre dipinti ha una sua particolare storia, legata a doppio filo al ruolo che la collezionista e mecenate Peggy Guggenheim assunse negli anni Cinquanta per il lavoro di Tancredi, promuovendolo internazionalmente», spiega in una nota la responsabile della comunicazione della mostra Valeria Regazzoni. «Con l'arrivo di questi capolavori, l'esposizione offre un'occasione in più a chi non l'avesse ancora visitata per conoscere meglio la città e lo straordinario mondo pittorico dell'autore».

In prestito dal Moma (Museum of modern art), la Primavera del 1952 rappresenta una sorta di archetipo dell'opera tancrediana e uno dei primi esempi del ciclo omonimo. Le altre due opere provengono dal Brooklyn museum e completano l'esplosivo ciclo di "Giardini a Venezia": Composizione n.1 (dipinta a fine anni 50) e Spazio, acqua, natura, spettacolo (un olio su tela del 1958). Tutti e tre i quadri entrarono nelle collezioni americane quando Tancredi era ancora in vita.