Da oggi chiude l’ufficio postale di Candide

Parte la riorganizzazione di Poste Italiane con le riduzione di aperture in altre tre sedi
Comelico Superiore, 20 luglio 2006, Candide, le poste ed il municipio del comune di Comelico Superiore
Comelico Superiore, 20 luglio 2006, Candide, le poste ed il municipio del comune di Comelico Superiore

COMELICO SUPERIORE. Da questa mattina l’ufficio postale di Candide è chiuso e gli uffici di Zoldo Alto, Gosaldo e Colle Santa Lucia sono aperti con orari e giorni ridotti.

I sindaci dei quattro comuni interessati più direttamente dai tagli sono molto arrabbiati e hanno inviato una diffida a Poste italiane, pronti a passare alle vie legali se non ci saranno risposte alla loro richiesta entro quindici giorni.

Il sindaco di Comelico Superiore Marco Staunovo Polacco fa i conti anche con le riduzioni di giorni di apertura per Dosoledo, partita già anni fa e le riduzione durante l’estate dell’ufficio di Padola. «Se le cose non cambiano, la prossima estate di tre uffici che avevamo nel Comune di Comelico Superiore, ne sarà aperto ogni giorno soltanto uno, un giorno a Dosoledo e un giorno a Padola».

Al disagio attuale se ne aggiunge un altro, la consegna della posta a giorni alterni (tre giorni una settimana, due giorni la settimana dopo) in una quarantina di Comuni a partire dalle prossime settimane.

«È il metodo che hanno usato che non ci piace. Se la società dà un servizio pubblico, poi non può decidere per conto proprio quello che gli conviene o non gli conviene dal punto di vista economico», spiega ancora il sindaco di Comelico Superiore. «Altrimenti, se si ragiona solo sulla convenienza economica e non sul servizio sociale, allora si va a gara, e si definiscono bene in partenza cosa si può fare e cosa no».

Intanto molti comuni bellunesi hanno deciso di uscire dall’Anci, l’associazione dei Comuni italiani, e di aderire all’Anpci, l’associazione dei piccoli comuni italiani: «Non ci sentiamo più rappresentati dall’Anci, che ha badato a difendere solo i grandi comuni e non i piccoli come noi», conclude Staunovo.

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