Da Rin De Lorenzo è il nuovo primario
Il medico spiega la situazione e tranquillizza tutti: «L’ospedale tornerà ad essere grande. E io spero in Luca Zaia»
CORTINA. Ferdinando Da Rin De Lorenzo è il nuovo primario del Codivilla. Medico chirurgo specialista in Ortopedia e Traumatologia, specialista in chirurgia della mano, Da Rin da anni opera al Codivilla ed ora è stato nominato alla guida del nosocomio ampezzano.
Ieri mattina ai microfoni di Radio Cortina ha voluto rassicurare gli ascoltatori sul lavoro che si sta portando avanti all'ospedale. Ha ribadito a più riprese che l'ospedale è aperto e che si sta lavorando sodo per far sì che torni ad essere un'eccellenza. Restano alcune criticità che non verranno risolte in tempi brevi. Il Putti è chiuso e lo rimarrà a lungo.
«Il Codivilla è tornato sotto una gestione pubblica come quando era partito», premette Da Rin, «e questo è molto positivo. Si lavora con regole chiare e precise. Si devono anche rispettare le regole e il Putti non era a norma. Le sale operatorie non erano regolamentari e anche i reparti dove c'erano tre bagni in corridoio per tutti i pazienti vanno ripensati. Quindi per ora resta chiuso. Tuttavia i pazienti affetti da osteomielite abbiamo iniziato a curarli al quarto piano del Codivilla. Ci sono una decina di pazienti, alcuni operati a Belluno in questa fase di transizione, che stiamo curando. Per ora possiamo accogliere solo le forme settiche chiuse, non i pazienti con ferite aperte, ma è già un grande passo avanti».
L'altra criticità, anche considerando che siamo in stagione turistica avviata, è il punto di primo intervento che è gestito dall'Usl e non da Oras (la società che gestisce il Codivilla) e che è di tipo B. Chi chiama un soccorso viene direttamente portato a Belluno dalle ambulanze. Chi si reca di sua spontanea volontà al Codivilla, al punto di primo intervento non viene curato se ha fratture. Non vengono effettuate h24 gessature o altro e il paziente viene invitato a recarsi a Belluno.
«Se io sono in ospedale scendo al punto di primo intervento ma posso dare un consiglio e non scrivere un referto», dichiara Da Rin, «ma la situazione è transitoria. L'Oras e l'Usl stanno cercando una soluzione per evitare a pazienti e ai loro familiari la lunga strada fino a Belluno e i disagi conseguenti».
I medici in attivo al Codivilla sono oggi quattro rispetto agli otto che c'erano fino alla fine di aprile, ma il Putti è chiuso. I reparti vengono coperti 12 ore al giorno e la notte c'è il supporto delle guardie mediche. Le sale operatorie sono operative e gli interventi si susseguono giornalmente.
«Io sono fiducioso», continua Da Rin, «che il Codivilla possa tornare ad essere un'eccellenza anche per le cure dell'osteomielite. L'impegno di Oras è totale. Non ho mai visto così tanti esperti nei diversi settori che garantiscono la risoluzione dei problemi in tempi brevi. C'è poi un'ampia disponibilità al dialogo ed al confronto. Infine io conto molto sul governatore Luca Zaia. Ha dimostrato di aver capito l'importanza di un ospedale che si trova alla periferia della regione e della sua storia. Qui al Codivilla è infatti stata scritta la storia dell'ortopedia italiana. Dopo 13 anni di sperimentazione ora c'è una commissione regionale che sta controllando come funziona il nostro nosocomio per l'accreditamento definitivo che fino ad oggi era sperimentale».
Alessandra Segafreddo
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