Da settembre il Comune di Belluno pagherà quaderni e colori
BELLUNO. Lo sport era diventato un lusso, per alcune famiglie bellunesi. Il Comune ha introdotto il Dotesport. Che fare per alcune spese alle quali non si può dire di no? Ogni anno le famiglie bellunesi spendono anche due-trecento euro per comprare quaderni, matite, colori, righelli e via dicendo. Una cifra non indifferente, che rischia di mettere in difficoltà molti. Ma ancora per poco. Dal prossimo anno scolastico, infatti, arriverà il “Dotescuola”, uno strumento che segue la stessa filosofia del Dotesport e che va nella direzione di aiutare le famiglie nell’acquisto della cancelleria per la scuola.
«Ci stiamo ragionando dall’anno scorso, grazie ad una proposta che ci è stata fatta dall’associazione Martina Bonavera», spiega l’assessore Valentina Tomasi. «Ci siamo chiesti come aiutare tutte quelle famiglie che non si trovano in situazione di disagio estremo (e che sono quindi già seguite dai servizi sociali), ma che vanno comunque in difficoltà quando si avvicina l’inizio della scuola e ci sono da comprare zaini, quaderni, penne, matite, colori per i bambini».
I libri di testo, alle elementari, vengono forniti gratuitamente, ma paradossalmente le famiglie spenderebbero meno se dovessero comprare solo i volumi. La cancelleria incide molto sulle spese. «Ci siamo basati sulla filosofia che anima il Dotesport», prosegue la Tomasi. «Lo sport era diventato qualcosa che molte famiglie non riuscivano più a permettersi. Con il Dotesport abbiamo dato una risposta. Quest’anno abbiamo avuto 126 richieste di sostegno alle rette, numeri che sono sempre in aumento. Con il Dotescuola puntiamo a dare un sostegno alle famiglie per ridurre una spesa alla quale non si può rinunciare: quella per la cancelleria».
Gli uffici di Palazzo Rosso stanno valutando la modalità migliore per erogare i sostegni alle famiglie. Di certo, al momento, c’è che il Dotescuola distribuirà i contributi sulla base delle stesse fasce di reddito del Dotesport: saranno dati maggiori contributi a chi ha un Isee inferiore agli 8.000 euro, le altre due fasce sono quella fra 8.001 e 12.000 euro e fra 12.001 e 15 mila euro.
Sulle modalità di distribuzione delle risorse, si sta valutando se fare delle convenzioni con alcune cartolerie o se consegnare i ticket con importo definito da spendere nel proprio negozio di fiducia. «Oltre alla cancelleria, con il Dotescuola finanzieremo anche l’acquisto di materiale necessario ai bambini con difficoltà di apprendimento», conclude la Tomasi.
Il Comune dovrebbe mettere nel fondo dedicato al Dotescuola circa 20 mila euro, ma il fondo sarà alimentato anche dall’associazione Martina Bonavera che donerà tutto il ricavato delle manifestazioni che organizza.
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