Da Venezia avanti tutta sul volo notturno

La Regione conferma la volontà di rendere stabile questo servizio così importante per la montagna
Presentzione del nuovo direttore ULSS 1 e commissario per l'ULSS 2, Adriano Rasi Caldogno
Presentzione del nuovo direttore ULSS 1 e commissario per l'ULSS 2, Adriano Rasi Caldogno

BELLUNO. Avanti tutta sul volo notturno del Suem. I due episodi saliti agli onori della cronaca in questi giorni - protagoniste una bambina e una donna salvate grazie alla tempestività e coordinazione degli interventi medici - hanno riportato l’attenzione sulla necessità di un potenziamento del servizio dell’elisoccorso. Soprattutto per quel che riguarda il volo notturno. Il prolungamento delle ore di servizio estivo del Suem 118 è già finanziato dalla Regione da alcuni anni per due mesi (luglio-agosto), quelli di maggiore affluenza estiva sulle Dolomiti, ma mancano le risorse per poter avviare il servizio per tutto l’anno: «Come ha già anticipato lo stesso presidente Zaia», conferma l’assessore Gianpaolo Bottacin, «da Venezia intendiamo sostenere questo servizio, ma prima bisognerà intervenire sulle piazzole per renderle a norma. Intanto, i soldi per i lavori su quella di Pieve di Cadore, pari a 2,8 milioni di euro, sono stati stanziati».

«L’elicottero è un tassello importante nel sistema dell’emergenza-urgenza», aggiunge con una buona dose di soddisfazione anche il direttore generale dell’Usl 1, Adriano Rasi Caldogno, «e gli episodi di questi ultimi giorno ne sono la dimostrazione. Poter contare su efficientissima rete di intervento è fondamentale per chi lavora in questo campo. E queste due vite salvate rassicurano i bellunesi sull’efficacia del sistema posto in essere, che permette tempi di azione rapidissimi».

Per quanto riguarda il volo notturno, però, il direttore generale - come il primario del Suem 118, Giovanni Cipolotti - si rimette alle decisioni della Regione. «È un argomento su cui attendiamo indicazioni da Venezia, noi siamo sempre disponibili ad attivare questo servizio importante, come è stato dimostrato anche in queste due vicende». (p.d.a.)

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