Da Zaia rassicurazioni sulle schede ospedaliere

BELLUNO. «Il governatore Zaia mi ha chiesto di dire a tutta la popolazione della provincia che dalle schede ospedaliere usciranno delle piacevoli sorprese per il nostro territorio e soprattutto che...
Un'ambulanza del Suem-118 che parte dal pronto soccorsoospedale belluno
Un'ambulanza del Suem-118 che parte dal pronto soccorsoospedale belluno

BELLUNO. «Il governatore Zaia mi ha chiesto di dire a tutta la popolazione della provincia che dalle schede ospedaliere usciranno delle piacevoli sorprese per il nostro territorio e soprattutto che le difficoltà della montagna sono note alla Regione e al governatore».

Parole del direttore generale dell’Usl 1, Pietro Paolo Faronato, all’uscita dall’incontro svoltosi ieri mattina a Venezia tra i direttori delle aziende venete.Durante il summit, il presidente Luca Zaia ha presentato il nuovo obiettivo della sanità veneta: il contenimento delle liste d’attesa.

«Le parole del presidente sono state confortanti per la nostra realtà», dice Faronato, anche per placare le polemiche che in questi ultimi giorni sono state sollevate dai primi cittadini del Cadore e dell’Agordino, dopo la notizia della possibile chiusura del punto nascita di Pieve di Cadore e dei laboratori analisi cadorino e agordino.

Molte le critiche giunte dal territorio all’indirizzo del direttore generale, anche in considerazione del fatto che non ci sono ancora le famose schede ospedaliere in cui è raccolto il piano operativo della Regione sui singoli territori. E per Belluno l’incertezza regna sovrana, anche se le parole di Faronato rassicurano chi vive ad alta quota: «Zaia, rivolgendosi alla nostra Usl e comunque a quelle di montagna, ha voluto ribadire la necessità di mantenere un atteggiamento sereno, in quanto i messaggi che giungeranno dalle schede sanitarie saranno positivi. Questo per noi è molto importante e permette di tranquillizzare l’intero territorio su eventuali tagli o non tagli», precisa Faronato.

Resta poi il piano regionale di contenimento delle liste d’attesa. Per raggiungere questo obiettivo, dalla prossima settimana anche all’ospedale San Martino di Belluno ci sarà la possibilità di eseguire risonanze magnetiche fino alle 22, nei giorni di martedì, mercoledì e giovedì. Un progetto che da settembre dovrà essere intensificato. Da Venezia, infatti, è giunto l’invito a tenere aperti gli ospedali dalle 20 alle 24 e anche nei week endper la diagnostica.

«Si tratta, come ha detto lo stesso Zaia, di un importante cambio di mentalità, una rivoluzione culturale che guarda alle esigenze dei pazienti. Da settembre ci organizzeremo per poter eseguire in notturna anche tac e mammografie: non è detto che possiamo aggiungere qualche esame di minore impatto». (p.d.a.)

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