Dai tetti ai gazebo in 70 anni di storia
LENTIAI. Per resistere oltre 70 anni nel settore del legno è necessario specializzarsi in quello che si sa fare bene, ma anche ascoltare il mercato e diversificare, dove è possibile. Una strategia vincente per la Fratelli Colle di Lentiai, fondata negli anni '40 dal nonno Callisto ed oggi guidata dalla terza generazione, Stefano (classe 1971), il fratello Diego (1962) e la madre Carla Dalla Zanna. «Quando morì mio padre Luciano, per un incidente sul lavoro - ricorda Stefano - la nostra azienda ha rischiato di chiudere, ma poi abbiamo reagito ed abbiamo anche superato la crisi che ha colpito tutto il settore, specializzandoci nella realizzazione di tetti in legno per abitazioni».
La Fratelli Colle è dunque oggi attiva come segheria e nel commercio di legnami, ma anche appunto nella carpenteria, con la fornitura e posa di tetti per abitazioni: dai rilievi ai disegni e le lavorazioni artigianali o, quando serve, al centro taglio. «Tradizione e innovazione è lo slogan che ci identifica: siamo sempre cresciuti, con costanza, mantenendo le nostre caratteristiche di serietà, passione per il lavoro e disponibilità verso i clienti e siamo soddisfatti perché il lavoro non è mai mancato». Dal 2008 nella zona artigianale è stato costruito un nuovo stabilimento, un capannone dove si lavora anche il legno per imballaggi. «Si tratta di legname di minor pregio, tavole di tante misure diverse. Arrivano i tronchi dalle aziende boschive, noi li tagliamo secondo l'utilizzo producendo semi lavorati per imballo a cui, quando richiesto, viene effettuato il trattamento fitosanitario per diminuire il rischio di possibili infestazioni. I tetti invece li realizziamo su misura, per i nostri clienti impresari o privati, con legno lamellare di abete oppure con legno massiccio certificato di nostra produzione. Usiamo anche larice, essenza più pregiata, se ci sono ristrutturazioni o recuperi edilizi. Al nostro interno abbiamo quindi una filiera corta: dal tronco al prodotto finito».
La concorrenza dell'Austria è sempre molto forte? «Sì, ed è un grosso problema, perché l'Austria ha segherie molto grandi, che consumano tanto materiale, che da loro comincia a scarseggiare, e hanno necessità di reperirlo anche nei momenti di minor richiesta, in quanto devono produrre biomasse per fare energia e pellet per uso interno e per la vendita e quindi comprano qualsiasi tipo di pianta, anche di piccolo diametro. Acquistano dalle ditte boschive locali offrendo un prezzo più alto, e immettono poi i loro semilavorati anche nel nostro mercato ad un costo molto basso, per noi insostenibile. Così creano una concorrenza non troppo corretta, incuranti anche del fatto che le nostre aziende importano una fetta rilevante della loro produzione di travature lamellari/bilama».
Con l'obiettivo della diversificazione, i fratelli Colle (12 addetti, un paio di milioni di euro di fatturato, sostanzialmente stabile) hanno anche aperto un negozio di ferramenta e vernici ed hanno sviluppato negli anni un altro settore, quello dell'arredo esterno che ha contribuito a superare i momenti più critici legati allo stop dell'edilizia: legnaie, casette, pergole e tettoie, gazebo, posti auto e garage, bacheche, tabelle, cucce per cani, fioriere, chioschi, pali e recinzioni, pareti divisorie e barriere, pavimenti da interno/esterno, piazzole ecologiche, tavoli e panche, giochi da esterno. «Sono prodotti realizzati con materiali di alta qualità: i nostri falegnami lavorano su misura e questo dà un valore aggiunto ai nostri articoli, che escono dalla produzione standard e vanno a inserirsi in una fascia di mercato che non è quella della grande distribuzione, dove appunto certi manufatti non si possono trovare». E il vostro cliente da dove arriva? «Prevalentemente dalla provincia, ma oggi tramite internet arrivano anche richieste da fuori regione».
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