Dai voti agli anelli Giulio torna in chiesa ma per sposarsi

Domenica le nozze dell’ex arciprete del duomo di Feltre che nel frattempo ha cambiato vita ed è diventato papà

FELTRE. Dallo stato nascente di un innamoramento che ha sconvolto gli animi di più persone, che ha scosso una comunità, che si è lasciato alle spalle giuramenti già assunti, codici civili di un matrimonio già contratto e voti ecclesiastici che si credevano assunti per l'eternità, si è ceduto il passo all'amore, quello grande, quello che si consacra nello sposalizio. Giulio Antoniol e la sua compagna Alba convoleranno a nozze domenica prossima. Questa è l'unica coordinata nota al momento, laconicamente confermata dall'interessato che si guarda bene dal dire dove. Queste dichiarazioni, dice, non gli sono concesse. Unico dato certo è che la coppia, lui già arciprete del Duomo di Feltre in linea gerarchica assai vicino al vescovo, che ha smesso l'abito talare tre anni fa, lei albanese di origine e convertita al cattolicesimo proprio a Feltre nel 2007, convolerà a nozze in chiesa, probabilmente nel Feltrino. Nulla osta che gli ex preti possano sposarsi in chiesa. Nessuna pubblicazione, nessuna dichiarazione, appena un malinconico rammarico, da parte di Giulio che ora gestisce un negozio del centro cittadino, su quanto ancora si debba parlare di questo, di un fatto privato, di un uomo e di una donna che si amano e che consacrano la loro unione come tutti gli uomini e le donne che si vogliono bene. È quanto fa capire Giulio, appena reduce da un piccolo grande evento che riguarda il bimbo avuto con la sua compagna, il piccolo Davide approdato al primo giorno di asilo dove si è inserito, commenta orgoglioso il padre, con serenità e gioia. Con lo stesso stato d'animo, dunque, che si respira in famiglia, una famiglia allargata dove Giulio riversa lo stesso amore genitoriale nei confronti del primo figlio della sua compagna, avuto da una precedente relazione. Adesso la quotidianità di un rapporto ben consolidato ha sbiadito le emozioni dirompenti di quattro anni fa, quando Giulio Antoniol, amatissimo parroco del Duomo, è stato travolto, al punto da rimettersi dolorosamente in gioco, dal sentimento e dalla passione per una giovane donna che ne ha ricambiato l'intensità. Entrambi hanno dovuto affrontare il conflitto, superare i vincoli, lei già sposata, lui unito in matrimonio con la Chiesa. Sullo sfondo, una comunità incredula ma rianimata da una profonda pietas quando l'allora don Giulio aveva diramato una nota indirizzata ai fedeli dove, con il cuore il mano, motivava la scelta di svestire l'abito talare.

Ogni anno, nel mondo, gli ex preti che chiedono la dispensa per sposarsi sono oltre settecento. E ad oggi sono già più di sessantamila.

Laura Milano

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