«Dal Tib poco rispetto verso la cittadinanza»

BELLUNO. Se anche l’assessore comunale Claudia Alpago Novello, come ha fatto il presidente dimissionario della Fondazione Teatri delle Dolomiti, Renzo Poloni, non si dice molto sorpresa della mancata...

BELLUNO. Se anche l’assessore comunale Claudia Alpago Novello, come ha fatto il presidente dimissionario della Fondazione Teatri delle Dolomiti, Renzo Poloni, non si dice molto sorpresa della mancata organizzazione della stagione teatrale del Tib (che ha avvertito di questo i propri abbonati con una lettera adducendo come cause le gravi difficoltà economiche per i mancati trasferimenti e le polemiche di cui sono stati loro malgrado protagosti), dall’altro però non può non definire questo comportamento «poco corretto e ingiusto verso la Fondazione Teatri e la cittadinanza».

«Se anche potevamo aver intuito che qualche problema sussiteva, dal Tib non è arrivata mai alcuna comunicazione ufficiale sulla loro decisione. Inoltre non c’è stato alcun confronto all’interno dei soggetti scelti per la residenza teatrale. L’atteggiamento del Tib non è stato molto collaborativo nei confronti della stessa città e di un progetto voluto e condiviso proprio dal capoluogo. Credo che questa scelta evidenzi da parte della cooperativa una mancanza di attenzione al progetto cittadino». Alpago Novello sottolinea ancora che «con il protocollo i tre soggetti si impegnavano ad allestire un cartellone unico. Il Tib ha prenotato diverse date in teatro, senza dire mai a cosa gli servissero».

E mentre la cooperativa resta chiusa nel suo silenzio, l’assessore si dice perplessa di questa scelta: «Non capisco le difficoltà in cui si trova, visto che negli ultimi anni la Fondazione ha provveduto a pagare tutti i debiti nei confronti del Tib; inoltre, siamo venuti loro incontro quando si lamentavano continuamente per i costi elevati che comportava l’esecuzione dei servizi tecnici; la Fondazione se li è presi in carico, lasciandole solo la parte artistica e dando il teatro ai tre soggetti della residenza a costi agevolati. Da parte nostra e della Fondazione, quindi, è stato fatto di tutto per mettere il Tib in condizioni di favore».

Per quanto riguarda l’amministrazione comunale, il protocollo non sarà toccato: «Se il Tib vuole ancora rimanerci bene, altrimenti ognuno è libero di fare le proprie scelte. Da parte nostra, seppur consapevoli che la cooperativa ha portato in città prodotti importanti, continueremo nel nostro progetto, guardando avanti e al futuro non solo del teatro comunale, ma della cultura della città e della provincia, anche con altre idee che sono al vaglio».

Ma l’assessore è chiara: «Ho sentito Poloni, vedremo di capire nei prossimi giorni che intenzioni abbiamo. A me in questo momento interessa di più portare avanti la residenza teatrale per la città».

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