Dalla Fondazione Cariverona quasi 5 milioni al Bellunese
BELLUNO. Quasi 5 milioni di euro per il Bellunese dalla Fondazione Cariverona. Venerdì mattina, infatti, l’organismo bancario ha approvato il documento di programmazione per gli anni 2017-2019, mettendo a disposizione complessivamente 41 milioni di euro per il prossimo anno. Di questi, circa 4,5-4,9 milioni dovrebbero essere riservati al Bellunese. Una somma legata ai progetti che la montagna riuscirà ad elaborare e presentare a Verona.
Infatti, per il prossimo anno, ma soprattutto per l’intero triennio 2017-2019 (triennio su cui sono stati investiti 120 milioni di euro) l’obiettivo del Consiglio generale sarà quello di incentivare sempre di più l’accorpamento tra enti e associazioni, anche per poter erogare cifre più cospicue.
Inoltre molta importanza sarà data all’area del sociale e del welfare, in risposta alle richieste che arrivano dai territori.
Infatti, soltanto per il 2017 su questa voce la Fondazione Cariverona ha deciso di investire 23.611.867 euro, di questa cifra 14.511.867 euro saranno dirottati per il sostegno al volontariato, alla filantropia e alla beneficenza; per l’assistenza agli anziani andranno invece 4,6 milioni, ai progetti di salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa invece sono stati destinati 3 milioni, 500 mila euro alla solidarietà internazionale. Infine, sarà di un milione il fondo che si potrà utilizzare per dare risposte urgenti a sostegno di iniziative umanitarie.
«Sono state ridisegnate le aree di intervento», precisano Renzo Poloni ed Angelo Tanzarella, due membri della Fondazione in rappresentanza del Bellunese.
«A fronte di un sostanziale mantenimento delle risorse a disposizione, la Fondazione ha deciso di modificare i settori di interventi riunendo alcune aree tra loro attinenti. Si cerca in questo modo di razionalizzare le risorse dirottandole laddove c’è maggiore bisogno».
Ridotta anche l’erogazione diretta: con i bandi, infatti, ci sarà una maggiore garanzia della destinazione delle risorse. «Si cerca la maggiore trasparenza possibile», continuano Poloni e Tanzarella che aggiungono: «Visto che le risorse vanno a calare inesorabilmente, diventa importante favorire il fare rete. Ma tra le novità che entreranno in vigore dal prossimo anno c’è anche un maggior controllo sulle opere eseguite con i finanziamenti della Fondazione. Si è calcolato che tramite l’informatizzazione delle procedure si potrà liberare circa un 20% del personale che potrà essere, così, dirottato sul controllo di quanto realizzato dai proponenti dei progetti».
Per quanto riguarda poi l’ammontare delle risorse stanziate per il 2016 nel Bellunese, i cui progetti sono stati presentati a febbraio, si dovrà attendere la fine dell’anno per sapere come è andata.
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