«Dalla fusione con Mel più servizi ai cittadini»

Lentiai. Il sindaco Armando Vello replica alla sua minoranza che l’ha accusato  «Loro spingono da tre anni e dicono a me di avere fretta? Ci saranno riunioni» 
Una veduta del nuovo municipio di Lentiai, il taglio del nastro da parte del sindaco Tremea e della moglie di Leopoldo Marcer e la benedizione ad opera di don Bruno
Una veduta del nuovo municipio di Lentiai, il taglio del nastro da parte del sindaco Tremea e della moglie di Leopoldo Marcer e la benedizione ad opera di don Bruno

LENTIAI. «Dalle affermazioni dei consiglieri di minoranza emergono evidenti contraddizioni. Molto probabilmente temono che, in caso di fusione, si troveranno a “scomparire dai radar”, ossia a non far più parte della nuova amministrazione. Altrimenti non avrebbe senso tutto il fango che gettano addosso al sottoscritto e alla maggioranza». A pochi giorni dall’incontro in cui sono state illustrate le prossime tappe del percorso di fusione con Mel e all’indomani delle critiche sollevate dal gruppo di minoranza “Lentiai Scriviamo il domani”, prende posizione il primo cittadino Armando Vello.

«Daniele Dalla Zanna dice che il gruppo a cui appartiene ha “sempre espresso giudizio favorevole sulla condivisione dei servizi e relativa fusione, ma constata l’anomalo percorso intrapreso dal sindaco”», dice Vello riportando le dichiarazioni dell’opposizione. «Ma di quale percorso anomalo stiamo parlando? Sono tre anni che spingono affinché venga fatta la fusione. Personalmente sono sempre stato prudente. E ora che, anche approfittando del contributo regionale, abbiamo realizzato con Mel uno studio di fattibilità, mi trovo e ci troviamo a essere messi sotto accusa. C’è un’evidente contraddizione».

Vello smentisce poi quanto detto dalla minoranza in relazione all’incontro di mercoledì tra la Sistema Susio Srl, che ha redatto lo studio, e i consigli comunali. «Non ho affermato di concludere il tutto con un’alzata di mano», sottolinea, «ma ho semplicemente fatto notare che ci saranno altri incontri più approfonditi per discutere i diversi argomenti presenti nello studio». Nessuna fretta, quindi, e nessun percorso «raffazzonato all’ultimo momento», come lo hanno definito i consiglieri di “Lentiai Scriviamo il domani”. «Ci sarà d’ora in avanti una marea di riunioni», aggiunge il primo cittadino di Lentiai, «e ci sono anche tanti mesi di tempo per esaminare tutti gli aspetti dello studio della Srl, che tra l’altro è una delle più qualificate sul tema fusione. Il documento è molto corposo ed è stato spiegato a cittadini, consiglieri, sindacati e uffici. Ed è solo l’inizio. Non vedo processi frettolosi. E poi, prima mi accusavano di essere lento, ora mi dicono che mi muovo “all’ultima ora”. Qualcosa non quadra».

Altro aspetto su cui Vello insiste: la fusione è fatta per aggiungere, non per togliere, servizi ai cittadini. «Non è vero che Lentiai diventerebbe una frazione di Mel», dice con forza, «come è assolutamente falso che il nostro bilancio è dissestato. Vengo poi accusato di aver iniziato l’amministrazione chiudendo una scuola e di finire chiudendo il Comune», prosegue. «La scelta di trasformare la scuola in un centro culturale, per motivi logici, era nel programma elettorale delle liste fin dal 2004. In secondo luogo, con la fusione i cittadini avranno servizi in più e si potrà assumere personale. Per quanto riguarda una fusione a quattro in Sinistra Piave, Limana e Trichiana non hanno voluto continuare il percorso con noi. Cosa dovremmo fare, continuare ad aspettare?».

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