Dalla Mido con tanto entusiasmo
Sipao: «Ma ora c'è bisogno del sostegno delle banche e dei politici»
I padiglioni del Mido alla fiera di Milano
BELLUNO.
La crescita del Distretto dell'occhiale bellunese è confermata dalla Mido 2011, la principale rassegna internazionale dedicata al settore dell'occhialeria: 6 padiglioni espositivi, oltre 1.100 espositori, tutte le più grandi aziende del mondo presenti (tra queste 53 provenienti dal Bellunese) e per la prima volta anche realtà rilevanti legate alla distribuzione organizzata.
Molto soddisfacenti i dati di affluenza: +7% i visitatori italiani e sostanzialmente stabili gli stranieri.
«Un risultato positivo per una manifestazione che riconferma il suo primato sulla scena mondiale», afferma Cirillo Marcolin, vicepresidente delegato Mido. «Le premesse erano positive e sono felice di poter affermare che sono state soddisfatte. Mi auspico che questo risultato rappresenti una svolta per l'intero settore a livello internazionale».
È stato soprattutto il rinnovato layout espositivo - con una suddivisione specifica per aree tematiche - a raccogliere i successi maggiori. «Apprezzatissimo Mido Fashion District, la vera novità di questa edizione. Lo spazio esclusivo che ospitava le aziende più glamour del mondo dell'eyewear, che hanno messo in mostra il meglio dei loro brand e delle loro linee di prodotto è stata l'area più apprezzata dalle aziende stesse e dai visitatori. La dimostrazione di come è possibile operare sinergicamente tra le realtà più importati nel comparto, al di là della naturale competizione».
Il gradimento è stato comunque alto per tutte le aree espositive. I più creativi hanno apprezzato Mido Design Lab, appuntamento ormai collaudato con le aziende all'avanguardia in termini di sperimentazione.
I complimenti per la nuova dislocazione della fiera arrivano anche dal presidente di Sipao, Lorraine Berton: «Una bella rivisitazione quella fatta dai vertici della Mido, che hanno messo in primo piano il settore del "Made in Italy"».
Una fiera ultrapositiva per le aziende del Distretto bellunese: «Mido si è riconfermata fiera d'eccellenza. Le 53 aziende bellunesi che hanno preso parte alla tre giorni milanese avranno buoni riscontri dal ritorno in auge del made in Italy. C'è stata, infatti, una grande ricerca del prodotto fatto nel nostro Paese; ora starà a noi cavalcare questa situazione».
Confermata, quindi, la crescita del settore: «Già, ma per tornare ai livelli antecedenti la crisi, c'è bisogno del sostegno delle banche e della politica. A tal proposito, assieme ad Anfao, abbiamo incontrato il ministro della Salute Fazio, che si è reso disponibile a dar voce ad alcuni importanti progetti per il settore occhiale».
Il prodotto in plastica va sempre per la maggiore: «Questa è l'indicazione che dovranno seguire le aziende che non hanno brand importanti. Comunque, è importante che i compratori abbiano deciso di puntare sulla qualità dei prodotti italiani e sull'eccelenza dei nostri servizi, che non è mai venuta meno».
Per Sipao uno dei motti per tornare a crescere è "internazionalizzare": «Bisogna fare squadre e andare all'estero. Se il territorio riuscirà a proporre progetti importanti lontano dall'Europa, le nostre piccole e medie imprese torneranno a correre».
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