Dalla Svizzera ad Auronzo per studiare il legno
AURONZO. Dalla Svizzera a Cima Gogna per imparare a conoscere il legno, docente Roberto De Pol.
Ieri 23 studenti dell'Università professionale di Berna sono infatti arrivati alla segheria De Pol, accompagnati da quattro docenti. «Roberto è uno dei massimi esperti del legno», spiega Katrin Künzi, professoressa di Storia dell'arte ed Architettura, «e, dopo averlo conosciuto, abbiamo deciso di portare qui i nostri studenti per una lezione dal vivo. L'ambiente è meraviglioso, il docente molto preparato e simpatico, i ragazzi sono entusiasti di questa esperienza. Noi siamo particolarmente interessati alla storia del larice nell'arco alpino ed al legno di risonanza: il tema di questo stage è “Il cammino del legno dalle montagne fino a Venezia”».
Il gruppo è arrivato lunedì a Campolongo, dove soggiorna, dopo 9 ore di viaggio. Ieri lezione nella segheria di De Pol e, nel pomeriggio, visita al bosco di Palù San Marco (troppa neve per andare come era nei programmi in Val Visdende). Oggi tappa alla diga di Longarone («perché è bene che i nostri ragazzi vedano cosa può provocare l'incuria e l'avidità dell'uomo») e poi a Venezia, unita al Cadore proprio dal tema del legno. Non prima di aver fatto una tappa anche a vedere una Villa Barbaro del Palladio a Maser.
«La nostra», spiega Katrin Künzi, che nel 1994 ha svolto la sua tesi di dottorato su Tiziano, «è l'Università professionale di Berna, siamo del Dipartimento Architettura, Ingegneria civile e Ingegneria del Legno, molto orientato verso la pratica: i nostri ragazzi, che sono al terzo e al quinto semestre (su sei, ndr), hanno già formazione professionale da carpentieri e falegnami e diventeranno ingegneri del legno, architetti e ingegneri civili».
Non è la prima volta che Roberto De Pol riceve una classe di studenti svizzeri.
«Siamo già venuti qui nel 2014», continua la professoressa, «e siamo rimasti così contenti da ritornare. Roberto è davvero un esperto di valore, e sa interessare i ragazzi».
Insieme alla Künzi fanno parte della comitiva Axel Gampp, docente di architettura (insegna anche alle Università di Basilea e Zurigo); Philipp Heintzmann, collaboratore scientifico del dipartimento Ingegneria civile, che si occupa soprattutto di infrastrutture delle acque; Patrick Gassmann, "dendrocronologo", uno dei principali esponenti, cioè, della disciplina che studia la datazione di piante fossili o secolari, attraverso l'esame dei loro anelli di accrescimento annuali. Gli studenti sono 23, di cui 5 ragazze. Roberto De Pol è uno dei massimi esperti del legno antico, tant'è che è stato recentemente chiamato anche a collaborare al restauro del campanile della basilica di Santa Maria Assunta, all'isola di Torcello, a Venezia.
«Masi, case di campagna, botti, travature, ma anche castelli ed altre costruzioni: il nostro legno arriva da lì», spiega De Pol, 50 anni, che guida l'azienda insieme al padre Olivo, «ed anche dalle bricole veneziane. Siamo a Cima Gogna di Auronzo dal 1966, dopo che l'alluvione aveva letteralmente spazzato via la falegnameria che zio Gennaro e nonno Virginio avevano in Val Visdende, lungo il corso del Cordevole. Negli anni '80, dopo aver a lungo lavorato abeti e larici soprattutto per l'edilizia, insieme a mio padre ho preso la decisione di dedicarci al recupero del legno antico per la produzione di pavimenti e manufatti pregiati. Una nicchia di mercato che nessuno allora pensava fosse redditizia e che ci ha invece portato, proprio per l'alta qualità del nostro prodotto, a lavorare per personaggi ed aziende importanti».
"L'uomo del legno vecchio", come recita l'insegna della sua segheria a Cima Gogna, con la passione e la competenza che lo contraddistinguono, unite ad una grande semplicità e simpatia, continua dunque a fare scuola.
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